Emerge dai dati pubblicati dall'Ufficio Federale di Statistica, che riporta quelli relativi al commercio al dettaglio: esso è sceso in valori nominali del 5,9% rispetto a marzo 2021 (quando si erano abolite le misure di protezione contro il Covid)
NEUCHÂTEL - Nel mese di marzo 2022 le cifre d’affari del commercio al dettaglio corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi sono diminuite in termini nominali del 5,9% rispetto a marzo 2021. Questa diminuzione è riconducibile in primis al valore elevato di marzo 2021, dovuto all’abolizione delle misure di protezione contro la COVID-19 prima della fine del mese e alla rapida ripresa delle cifre d’affari.
Al netto delle variazioni stagionali, le cifre d’affari del commercio al dettaglio hanno presentato una crescita dello 0,9% in termini nominali rispetto a febbraio 2022. Questo è quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Nel mese di marzo 2022 le cifre d’affari del commercio al dettaglio corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi sono diminuite del 6,6% in termini reali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’andamento in termini reali tiene conto del rincaro. Rispetto al mese precedente le cifre d’affari del commercio al dettaglio destagionalizzate hanno presentato una crescita dello 0,8% in termini reali.
Cifre d’affari elevate per i distributori di benzina
Dopo la correzione in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, nel mese di marzo 2022 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato una riduzione delle cifre d’affari pari al 7,5% in termini nominali rispetto a marzo 2021 (in termini reali –7,9%). I distributori di benzina presentano un incremento delle cifre d’affari del 45,1% in termini nominali (in termini reali: +17,0%).
Il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato un decremento delle cifre d’affari dell’8,7% in termini nominali (in termini reali –9,0%), il comparto non alimentare un calo del 5,8% in termini nominali (in termini reali: –6,9%).
Al netto delle variazioni stagionali, nel mese di marzo 2022 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato un aumento delle cifre d’affari dello 0,8% in termini nominali rispetto a febbraio 2022 (in termini reali: +0,8%). Nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi le cifre d’affari sono regredite dell’0,8% in termini nominali (in termini reali: –1,2%), nel comparto non alimentare hanno presentato una crescita dell’1,8% (in termini reali: +1,9%).