Cento pagine, dieci proposte e sei temi portanti: i dettagli sul Piano strategico che sarà messo in consultazione
BELLINZONA – Oltre cento pagine, sei temi e una decina di proposte. È il ‘Piano strategico per lo sviluppo del Canton Ticino’ pensato da Aiti, l’associazione industrie ticinesi. “Non sono imposizioni, ma delle proposte. Vorremmo essere ascoltati, il nostro è un settore importante. Il piano strategico non si rivolge solo alla politica o alle istituzioni, ma chiede anche il loro coinvolgimento per uno sviluppo economico armonioso”, spiega il presidente Oliviero Pesenti.
La proposta verrà messa in consultazione alle aziende associate in occasione della prossima assemblea, in agenda il prossimo 1 giugno. “Solo dopo la consultazione e con il voto di un’assemblea straordinaria il Piano strategico sarà considerato definitivo”, aggiunge il direttore Stefano Modenini.
Capitale umano e formazione scolastica, professionale e accademica, creazione e sviluppo di un ecosistema dell’innovazione, Cultura d’impresa, fiscalità e competitività del territorio, responsabilità sociale e ambientale, mercato del lavoro. Sono questi i sei temi che fanno da colonna portante al documento, dal quale si evince l’importanza di anticipare l’insegnamento del tedesco alla prima media, oltre a prevedere delle formazioni base in elettronica, informatica e meccanica.
Il documento di Aiti prevede inoltre anche la reintroduzione dello studio obbligatorio della lingua tedesca al liceo. Ma non solo. Di questi (e tutti gli altri) aspetti, AITI ne parlerà in assemblea il 1° giugno al Palazzo dei congressi di Lugano. Assemblea alla quale parteciperà anche il direttore del DFE Christian Vitta.