Il consigliere nazionale: "Dovrebbe essere ormai evidente a tutti che la situazione nel nostro Paese è fuori controllo"
*Di Fabio Regazzi
La Svezia, che come la Svizzera ha aderito alla Convenzione di Berna, ha deciso di agire per far fronte al problema dei danni causati dall'espansione incontrollata di lupi sul proprio territorio. E' interessante osservare che la Svezia, con una popolazione di poco superiore a quella della Svizzera ma con un territorio molto più grande, ha un rapporto di 23 abitanti per km/q contro i 205 del nostro Paese, quindi di ca. ben dieci volte inferiore. Ciò nonostante il Governo svedese è intenzionato a ridurre la popolazione attuale di lupi stimata a 460 esemplari a un massimo di 270 e un minimo di 170.
Se applicassimo per analogia questi parametri al nostro Paese, gli effettivi di lupi dovrebbero essere compresi fra 17 e 27, un numero che porrebbe già dei problemi ma che potrebbe per lo meno essere gestito. E la Svizzera cosa fa? Da noi le autorità continuano invece a mettere la testa sotto la sabbia e a tergiversare (pensiamo alla pantomima per l'abbattimento del lupo - o dei lupi - responsabile della strage di pecore di Cerentino, che per altro dopo diversi mesi è ancora pendente a Berna dopo che il Consiglio di Stato ha revocato l'ordine di abbattimento per ragioni di competenza...).
Dovrebbe oramai essere evidente a tutti (salvo a qualche irriducibile ambientalista da salotto...) che nel nostro Paese la situazione è oramai fuori controllo e che bisogna agire subito, come ha dimostrato di voler fare la Svezia, prima che sia troppo tardi. Se vogliamo salvare quello che rimane dell'agricoltura di montagna (ma anche per ridurre il rischio di attacchi alla popolazione, oramai sempre più reale!), il Consiglio federale, e in particolare il Dipartimento di Simonetta Sommaruga, deve adottare rapidamente una strategia finalizzata a riportare gli effettivi di lupi presenti sul nostro territorio entro limiti sopportabili, come ha fatto il Governo svedese.
In ogni caso, siccome dubito che ciò accadrà, nel corso della prossima sessione tornerò all'attacco con degli atti parlamentari su questo tema per tenere alta la pressione.
*Consigliere Nazionale PPD