I dati di utilizzo sono scesi, sia perchè gli appelli a essere parsimoniosi sono stati ascoltati sia perchè si è optato per tecnologie alternative. Ma i prezzi per ora non scendono, anzi, potrebbero salire ancora
BELLINZONA - Gli appelli a consumare meno sono stati ascoltati e i ticinesi hanno usato, nel primo semestre del 2023, meno elettricità e gas, sia perché sono stati parsimoniosi sia perché hanno optato per tecnologie alternative come il fotovoltaico. I prezzi, in ogni caso, non paiono voler scendere.
Dati alla mano, il calo dei consumi elettrici si situa tra il 5% e il 9%, a dipendenza delle aziende di distribuzione, quello di gas di oltre il 10%. Ad esempio secondo le AIL di Lugano è del 13%.
I prezzi restano però stabili. Non sono comunque esclusi nuovi aumenti, dato che i cittadini dovranno sostenere anche i costi di Swissgrid, che riverserà sui consumatori finali le misure messe in campo dalla Confederazione per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, come la riserva di energia idroelettrica, le centrali elettriche di riserva e i gruppi elettrogeni di emergenza.