"Dietro ogni taglio di un posto di lavoro ci sono persone e famiglie", ha scritto l'Esecutivo. Ermotti: "Sul mercato svizzero ci sono ancora molti posti vacanti, tutti loro avranno buone possibilità di trovare un nuovo impiego"
BERNA - Le comunicazioni da parte di UBS, che ha reso noto che acquisirà tutte le attività svizzere di Credit Suisse e che ci saranno 3000 licenziamenti, tengono banco e stanno suscitando una serie di commenti, non ultimo quello del Consiglio Federale.
Da Berna si deplorano i posti persi, pur sottolineando come sia soddisfatto dell'accordo raggiunto tra le parti sociali del settore bancario, UBS e Credit Suisse. "Dietro ogni taglio di un posto di lavoro ci sono persone e famiglie", ha scritto l'Esecutivo, parole riprese da Guy Parmelin.
Sulla stessa lunghezza d'onda il CEO di UBS, Sergio Ermotti: "Ogni posto di lavoro perso fa male". Si è detto però convinto che sul mercato del lavoro svizzero ci sono ancora molti posti vacanti. "Le persone hanno buone possibilità di trovare un nuovo impiego, anche se questo certamente non facilita la decisione".
Nel mentre la FINMA ha annunciato che intende potenziare il controllo della nuova UBS. Saranno almeno 22 i funzionari direttamente incaricati della supervisione del colosso bancario.