Il Governo è favorevole a istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sull'acquisizione della banca da parte di UBS. La palla passa ora alle Camere. Intanto il CEO di UBS conferma che ci saranno licenziamenti
BERNA - Il Consiglio Federale ritiene che una Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS possa essere utile per chiarire che cosa è successo. La proposta, come formulata dal Consiglio nazionale è concepita in modo tale da consentire questa revisione approfondita, che dunque sosterrà.
Il Nazionale ne discuterà il 7 giugno, il dossier passerà poi agli Stati nel corso della seconda settimana della sessione estiva. Si sa in ogni caso sin da ora che si tratterà di approfondimenti lunghi, che avranno bisogno di mesi per essere effettuati, con in mezzo peraltro le elezioni federali.
Nel mentre, il CEO di UBS, ritornato alla guida della banca dopo alcuni anni e proprio dopo l'acquisizione di Credit Suisse (che sarà completata nei prossimi giorni) è tornato a parlare delle prospettive: "Nel breve termine non saremo in grado di creare nuove opportunità di lavoro per tutti i dipendenti", ha detto in occasione di un evento organizzato dall'organizzazione Asset Management Association Switzerland, ammettendo che ci saranno "tagli dolorosi".