È stato integrato un settore denominato "Disturbi comportamentali GAT-P", con una équipe multidisciplinare. "Ci sono sempre più utenti dediti al policonsumo, associato spesso a una grave compromissione psichica e somatica"
BELLINZONA - Aumentano le consultazioni ed anche la complessità dei casi e anche in grado, che offre servizi per uscire da vari tipi di dipendenza, si amplia e integra un nuovo settore, denominato “Disturbi comportamentali GAT-P”, che permetterà da subito di poter usufruire di una struttura più ampia e composta già da un’équipe multidisciplinare ed esperta nel contesto delle dipendenze.
I motivi? Come si legge in una nota, "il progressivo aumento dei casi trattati, associato anche alla loro rispettiva complessità, passate da un totale complessivo di 121 consultazioni effettuate nel 2021 a ben 208 nel 2022", che "ha portato in primo luogo il gruppo di Comitato e rispettivamente i membri del GAT-P a riflettere sul fatto che l’attuale prestazione di consulenza offerta non era purtroppo più sufficiente e confacente ai molteplici bisogni odierni dell’utenza" e "non da ultimo, il recente orientamento a livello nazionale di prestazioni e risposte ai bisogni nei confronti di un pubblico portatore di problematiche di dipendenze che mira a centralizzare sempre più la sua offerta".
Negli anni, i contatti sono aumentati e sono cambiate anche le casistiche, sempre più complesse, sovente come spiega ancora la nota diffusa da in grado, a causa di una "tipologia di utenza dedita al policonsumo ovvero alla pratica e all’utilizzo di più comportamenti e/o sostanze, scelte ed utilizzate a seconda dell’effetto desiderato in quel dato momento, molto spesso associata anche ad una grave compromissione sia psichica che somatica".
A preoccupare in modo particolare sono i giovani e il gioco d'azzardo, ma anche gli over 65, perché, essendo aumentato il numero di coloro che usano Internet, aumentano anche i rischi di cadere in dipendenze. "Secondo l’ultimo studio divulgato da Dipendenze Svizzera nel 2022, la percentuale di giocatori problematici online è raddoppiata passando dal 2,3% (2018) al 5,2% (2021) e la fascia maggiormente colpita è quella dei giovani tra i 18 e i 29 anni, di cui il 18,8% è risultato essere interessato da un comportamento da gioco d’azzardo a rischio o problematico. Lo studio, evidenzia inoltre che la somma media spesa dai giovani per il gioco d’azzardo online è aumentata da 105 a 162 franchi mensili", si legge. "Tra i fattori di rischio che hanno sicuramente contribuito alla complessità e al relativo aumento dei casi abbiamo: l’accessibilità illimitata a giochi d’azzardo promossi attraverso campagne intensive di marketing, i vari periodi di confinamento dovuti alla pandemia e non da ultimo una certa instabilità sociale che certamente influisce su una categoria di persone già di per sé vulnerabili".
Per quanto concerne gli over 65, che in Ticino sono il 23% della popolazione, "negli ultimi 10 anni si assiste al raddoppio di anziani digitalizzati, passando dal 38% al 74%. Questi dati, fanno presupporre che in futuro i vari professionisti del settore delle dipendenze, dovranno ben presto chinarsi sulla questione per prepararsi ad accogliere una tipologia di utenza sempre più anziana attraverso degli interventi mirati e adattati alla loro fascia d’età".