La misura è contenuta in un articolo della nuova legge di bilancio italiana: anticipa quanto contenuto nell'accordo fiscale sui frontalieri tra Italia e Svizzera in attesa di ratifica. Anche chi lavorerà da casa manterrà lo status di frontalieri
ROMA - Importanti novità per i frontalieri: da oggi anche per loro è possibile il telelavoro, nella misura del 25%. La misura è prevista nel nuovo Protocollo di modifica dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri italiani, ma in attesa della sua ratifica, il via libera arriva dalla legge di bilancio italiana.
Un articolo infatti consente a chi vive in Italia ma lavora in Svizzera di operare da remoto per il 25% del monte ore settimanale. Anche se parte del lavoro viene dunque svolto in un'altra nazione, non viene perso lo statuto di frontalieri.
Il telelavoro, dalla pandemia in avanti, è una realtà sempre più consolidata e più apprezzata, con i suoi pro e i suoi contro, da dipendenti e aziende. Da tempo si discute di permetterlo anche per i frontalieri, la decisione odierna, in attesa della ratifica del nuovo accordo generale che disciplina il loro lavoro, mette un punto fondamentale.