Con Fiorenzo Dadò a Liscio e Macchiato parliamo anche della condanna dell’ex sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti
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Apriamo Liscio e Macchiato con il voto parlamentare di ieri sera sull’acquisto dello stabile EFG, futura cittadella della giustizia di Lugano. L’ultima parola spetterà al popolo, in quanto il Gran Consiglio ha anche approvato il referendum finanziario obbligatorio.
Alla controversa questione LaRegione dedica l’editoriale firmato da Andrea Manna. Ne parliamo con il presidente del Centro Fiorenzo Dadò, protagonista ieri di un battibecco con il ministro Norman Gobbi.
Sul Corriere del Ticino Gianni Righinetti torna invece sul preventivo e parla dello sciopero degli statali previsto il 29 febbraio, giudicandolo una misura grave ed estrema che rischia di esacerbare il clima e di portare ulteriore confusione.
Dadò commenta anche la condanna per infedeltà nella gestione pubblica dell’ex sindaco del Centro Giovanni Bruschetti per la vicenda dello sconto di 400 franchi su un quadro. Condanna che Bruschetti ha accettato ammettendo il suo errore, ma ribadendo di non aver mai voluto danneggiare il comune che ha servito per 32 anni.
Infine, la polemica sulle Processioni storiche di Mendrisio, per la decisione di “cancellare” i Mori, o quantomeno rinunciare alla pittura facciale. “Le Processioni sono una tradizione vivente, che rimane viva perché evolve con l’evolvere delle sensibilità”, dice al Corriere il presidente del Consiglio di Fondazione Gabriele Ponti. Ma non tutti sono d’accordo sulla scelta. Nemmeno Dadò.
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