Il municipale leghista di Lugano e direttore del Mattino, ha picconato la RSI in relazione al concorso per la successione a Lorenzo Sganzini
LUGANO – Lorenzo Quadri ci è andato giù pesante: il municipale leghista di Lugano e direttore del Mattino, ha picconato la RSI in relazione al concorso per la successione a Lorenzo Sganzini alla guida della cultura cittadina.
“Gli aspiranti in arrivo dalla Pravda di Comano fanno il favore di rimanerci – ha scritto sulla sua bacheca Facebook -. Di esponenti della gauche-caviar nella pubblica amministrazione ce ne sono già più che a sufficienza. Tanto più che, se proprio si vuole sostituire il partente Sganzini (scelta che personalmente non condivido, e non è un mistero, ma così è stato deciso) ,allora si dovrebbe ricercare un profilo manageriale (fund raising, ovvero ricerca di fondi privati). Invece alla RSI i soldi (pubblici) si spendono e basta, e a piene mani: tanto entrano in automatico grazie al canone più caro d'Europa.
Se poi il tanto declamato respiro nazionale ed internazionale del LAC e della cultura luganese si traduce in un travaso di funzionari dai lottizzati vertici della RSI alle cariche dirigenziali della città, qualcosa probabilmente non torna”.