L'avvocato chiassese, tra i promotori del gruppo che si batte per il passaggio del Cardiocentro all'EOC, spara a zero contro il presidente dell'Ente ospedaliero: "E nessuno si indigna?"
LUGANO - È bufera su Paolo Sanvido dopo la pubblicazione di un sms in cui il presidente dell’EOC offriva al primario del Cardiocentro Giovanni Pedrazzini il primariato di cardiologia dell’EOC, a qualunque condizione (vedi articolo correlato).
Un sms scottante finito sul tavolo del Consiglio di Stato, autorità di vigilanza sull’Ente, e del procuratore generale Andrea Pagani. A segnalare alle autorità il grave episodio è stato l’ospedale del cuore tramite una lettera firmata dal proprio rappresentante legale Marco Bertoli.
La notizia, diffusa in serata dalla RSI, ha subito suscito clamore nel mondo politico e della società civile. Tra le reazioni più dure e significative quella di Renzo Galfetti.
Significative non solo per la notorietà del personaggio, ma anche perché l’avvocato chiassese è tra i fondatori dell’Associazione “Sanita per tutti”: il gruppo capitanato dal deputato PLR Matteo Quadranti che si batte per il passaggio del Cardiocentro all’interno dell’Ente ospedaliero, in contrapposizione al gruppo Grazie Cardiocentro che ha promosso l’ormai nota iniziativa popolare sottoscritta da 17’000 ticinesi.
“No,no, assolutamente no! Inaccettabile, riprovevole, autolesionistico”, ha scritto Galfetti commentando la notizia su Facebook.
“Non si può, non si deve, non si fa. Cartellino rosso senza esitazione. E nessuno si indigna? Ma vi pare normale?”, ha chiosato il noto penalista.