Il Consigliere Nazionale PPD: "Ci può stare che non ci sia rilevanza penale, ma quell'sms è da inserire nella categoria delle sciocchezze inammissibili"
BELLINZONA - Il Procuratore Generale Andrea Pagani, ha preannunciato ieri un decreto di abbandono sul caso dell’sms inviato da Paolo Sanvido a Giovanni Pedrazzini, in cui il presidente dell’Ente ospedaliero offriva il primariato di cardiologia dell’EOC al co-primario del Cardiocentro.
Secondo il magistrato, nel contenuto del messaggino, non vi sono elementi tali da sfociare in reati penali. Il PG ha comunque dato alle parti dieci giorni per presentare nuovi elementi. E le valutazioni da parte del Cardiocentro sono in corso, come ha spiegato il legale dell’istituto Marco Bertoli.
Ma se sul fronte penale la partita sembra chiusa, sul fronte politico e amministrativo resta aperta. Il Consiglio di Stato, infatti, deve ancora prendere una posizione sulla vicenda, nel suo ruolo di autorità di vigilanza sull’EOC. È inoltre pendente un’interpellanza presentata dal deputato MPS Matteo Pronzini.
Ed è proprio sul fronte politico che il dibattito prosegue. Alle voci critiche verso il presidente dell’Ente ospedaliero, si è aggiunta ieri quella di Fabio Regazzi.
“Il fatto che non ci sia rilevanza penale - ha scritto sui social il Consigliere Nazionale PPD, commentando la decisione del PG Pagani - mi sembra che ci può stare. Ciò non di meno questo sms è da inserire nella categoria delle sciocchezze inammissibili per chi assume la presidenza di un ente importante come l’EOC”.
Quindi, l’affondo: “Il buon senso, l’etica e il rispetto verso le istituzioni avrebbero dovuto indurre Sanvido a farsi da parte”