Duro commento del neo-eletto consigliere nazionale UDC: "Che la dirigenza del PPD non condivida (o addirittura sostenga) l’azione dietro le quinte è difficile crederlo"
BELLINZONA - L’avvocato Gianluca Padlina ha presentato un ricorso, che definisce cautelativo, al Tribunale amministrativo cantonale (TRAM) per verificare la procedura adottata dai Comuni nella spedizione del materiale di voto agli elettori residenti all’estero, in particolare per il turno di Ballottaggio per il Consiglio degli Stati del 17 novembre. Il legale ha confermato la sua mossa al Corriere del Ticino. Una mossa che ha suscitato due reazioni contrapposte su Facebook.
“Il dado non è ancora tratto! – scrive il consigliere nazionale del PPD Fabio Regazzi -. Al di là di qualsiasi speculazione è bene ricordare che il voto è un diritto costituzionale fondamentale per cui, a fronte di uno scarto così risicato (Filippo Lombardi è stato battuto per una quarantina di voti da Marina Carobbio, ndr), è legittimo chiedere di verificare che anche gli svizzeri all’estero abbiano potuto esercitare il diritto di voto in modo regolare e conforme alla legge. Staremo a vedere”.
Di segno nettamente opposto il commento del neo-eletto Piero Marchesi, presidente dell’UDC Ticino.
“L’avvocato Padlina, noto esponente del PPD, a puro titolo personale (faccina sorridente, ndr) ha presentato un ricorso contro la procedura di elezione al Consiglio degli Stati. Padlina metterebbe in dubbio il rispetto dei termini di spedizione delle schede all’estero, che non avrebbero permesso il voto ad alcuni svizzeri residenti fuori dal paese.
Capisco che la non rielezione di Lombardi possa dispiacere al PPD, ma il ricorso presentato da Padlina è a dir poco ridicolo.
Vi pongo qualche semplice riflessione:
1. Padlina afferma di aver presentato ricorso a titolo personale. Qualsiasi persona intelligente (e Padlina lo è certamente) e se membro di spicco di un partito, avrebbe preventivamente chiesto l’ok dal suo partito prima di fare il ricorso, perché evidentemente qualsiasi sarà l’esito avrà un impatto sul partito stesso.
Che la dirigenza del PPD non condivida (o addirittura sostenga) l’azione dietro le quinte è difficile crederlo;
2. Lombardi è stato escluso da Carobbio per 46 voti. O il PPD è talmente sicuro che gli svizzeri all’estero hanno tutti votato per Lombardi o allora è doppiamente ridicolo;
3. Sapete chi è il Vicepresidente dell’Organizzazione Svizzeri all’Estero (ASO)? Filippo Lombardi.
Caro Padlina e caro PPD, siete dei cattivi perdenti”.