Sarebbe questo il parere che l’ex presidente del Tribunale federale Claude Rouiller ha trasmesso alla Commissione parlamentare Giustizia e diritti
BELLINZONA – I cinque procuratori pubblici bocciati dal Consiglio della Magistratura hanno diritto di vedere gli atti che li riguardano e sulla base dei quali sono stati formati i durissimi giudizi nei loro confronti. Sarebbe questo uno dei passaggi principali del parere che l’ex presidente del Tribunale federale Claude Rouiller ha trasmesso nei giorni scorsi alla Commissione parlamentare Giustizia e diritti.
Il professore vallesano era stato incaricato di stilare una perizia dopo che l’organo di vigilanza si era rifiutato di concedere l’accesso agli atti sia agli interessati sia ai deputati. Il parere di Rouiller appare quindi in netto contrasto con la linea adottata dal Consiglio della Magistratura.
Del resto, tanto i procuratori coinvolti quanto altri importanti giuristi ticinesi avevano evidenziato fin dall’inizio del caso una presunta violazione del diritto di essere sentiti secondo tutti i crismi. Rouiller sosterrebbe inoltre che i cinque magistrati dovrebbero essere nuovamente dalla Commissione parlamentare, ma soltanto dopo aver potuto visionare i dossier che li riguardano.
Se tutto ciò trovasse conferma non sarebbe certo una bella figura per l’organo presieduto dal giudice Werner Walser, preso in castagna su un diritto costituzionale fondamentale.
Ricordiamo infine che è ancora pendente davanti alla Commissione di ricorso sulla Magistratura gli appelli dei 5 “bocciati”, appelli che contestano sia i preavvisi e le modalità con le quali sono stati confezionati, sia il solito diniego di accesso agli atti. Atti che la giudice Emanuela Epiney-Colombo ha a sua volta richiesto al Consiglio della Magistratura.
AELLE/emmebi