POLITICA E POTERE
Dadò: "Sono passati quattro anni dalle raccolte firme sulle imposte di circolazione: è ora di votare"
Il PPD chiede il voto sulle sue iniziative e "non è di principio contrario a una lieve riduzione fiscale, purché ne possano beneficiare un po’ tutti e non solo ai ricchi, come vorrebbe invece il PLR"

di Fiorenzo Dadò*

Sono passati ben 4 anni dalla consegna da parte del PPD delle 23’116 firme raccolte a sostegno delle due iniziative popolari sulle imposte di circolazione. Le iniziative “Per un’imposta di circolazione più giusta!” e “Gli automobilisti non sono bancomat!”, ricordiamo, le avevamo lanciate a seguito dell’aumento irragionevole dell’imposta avvenuto nel 2017. Il salasso aveva toccato oltre 135mila automobilisti ticinesi che in molti casi si erano visti addirittura raddoppiare l’importo da pagare rispetto all’anno precedente.

Automobilisti spremuti come limoni

Da un confronto con gli altri Cantoni appare evidente come in Ticino si paghi l’imposta di circolazione più cara della Svizzera. Un’ingiustizia che penalizza tutti e che non ha nessun motivo d’esistere, ancor di più se si considera che gli stipendi dei ticinesi sono inferiori a quelli del resto della Svizzera. Pertanto va assolutamente corretta. La nostra idea prevede un nuovo modello di calcolo, che tiene conto anche delle esigenze ecologiche, oggi più che mai importanti.

Le iniziative del PPD chiedono che la tassa sia stabilita secondo il principio “chi più inquina, più paga” e grazie al nuovo calcolo basato sulle emissioni di CO2, ci sarà una riduzione della tassa in particolare per le famiglie, le piccole imprese e le fasce più deboli della popolazione. Due elementi positivi: una boccata d’ossigeno per le tasche dei ticinesi e un toccasana per l’ambiente.

Ridurre le imposte ai ricchi? No, un po’ a tutti

Il Partito Liberale Radicale durante l’estate ha presentato una proposta per ridurre le imposte ai ricchi (quelli dal mezzo milione di reddito imponibile in su), i quali sarebbero gli unici a beneficiarne. Tutti gli altri, il cosiddetto ceto medio, resterebbero a bocca asciutta o, nel peggiore dei casi, rischierebbe addirittura di vedersi aumentare il moltiplicatore d’imposta per compensare l’ammanco dovuto agli sgravi.

Il PPD non è di principio contrario a una lieve riduzione fiscale, purché ne possano beneficiare un po’ tutti e non solo quella categoria che non ne avrebbe neppure bisogno. In tutti i casi, ancor più dopo questi generosi intendimenti da parte del partito che detiene la responsabilità delle finanze cantonali, riteniamo che sia giunto il momento di porre fine a quella che è una vera ingiustizia, perché penalizza tutti, abbassando l’imposta di circolazione più cara di tutta la Svizzera. Perciò basta fare melina, è ora di votare le iniziative del PPD.

*presidente PPD, editoriale del "Popolo e libertà"

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