Dadò e Passalia hanno depositato una mozione che vuole che le vetture immatricolate prima del 2009 cotinuino a veder calcolato il loro esborso sulla base dei regolamenti degli anni precedenti, non di quello entrato in vigore nel 2023
BELLINZONA - Chi ha un'auto immatricolata prima del 2009 a partire dall'anno prossimo rischia di dover pagare una imposta di circolazione molto alta, dato che essa viene calcolata in base alle emissioni di CO2. Il Centro chiede che la moratoria in vigore sino a fine anno venga prolungata e resti tale a tempo intedeterminato.
Trovare un accordo per quanto concerne la tassa di circolazione è stato complesso, fino a che il Governo ha dato vita a un compromesso. Il nuovo sistema di calcolo è entrato in vigore a inizio 2023, con una eccezione: i possessori di vetture datate avevano ancora un anno con un pagamento agevolato.
Il Centro, sempre attivo sul tema, con una iniziativa parlamentare di Fiorenzo Dadò e Marco Passalia, chiede che la moratoria rimanga tale.
Le auto immatricolate prima del 2009, quindi fortemente inquinanti, sono circa 40mila in Ticino e sono di proprietà di persone anziane o a basso reddito, per cui introdurre il calcolo dell'imposta attualmente in vigore le metterebbe in difficoltà. Peraltro, il numero andrà a ridursi da solo nel corso degli anni, dunque anche la moratoria vedrebbe il suo impatto finanziario ridursi man mano, senza essere una grossa perdita per il Cantone ma venendo incontro alle esigenze di fasce deboli della popolazione. Sono queste, in sostanza, le motivazioni contenute nell'atto firmato dai due rappresentanti del Centro.