Il 68,5% dei votanti ha raccolto le indicazioni di voto del Governo federale, che vedeva nel divieto degli esperimenti sugli esseri diventi una limitazione per il mondo medico, per la ricerca ed anche per molti posti di lavoro
BELLINZONA - I ticinesi non vogliono il divieto di testare prodotti sugli animali e di importare gli stessi. Lo hanno detto chiaramente alle urne, bocciando con un netto 68,5% l'iniziativa "Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani". Il trend è come quello svizzero, dove anzi i contrari sarebbero ancora di più.
Testo e motivazioni di favorevoli e contrari
Il testo come detto chiedeva di non permettere più i test sugli animali ed anche di vietare di importare prodotti che a loro volta erano stati testati su animali.
I promotori sostenevano come "non è ammissibile condurre esperimenti abusando di animali e persone che non sono in grado di esprimere la propria volontà. Nessun animale o essere umano può fornire previsioni attendibili per un altro essere vivente. I ricercatori potrebbero raggiungere i risultati sperati anche con approcci che non comportano sofferenze".
Il Governo raccomandava di votare no, poichè "il divieto della sperimentazione animale comporta notevoli svantaggi per la Svizzera": infatti "impedirebbe agli esseri umani e agli animali di
beneficiare di un gran numero di nuove terapie mediche, limiterebbe in modo molto importante le attività di ricerca e sviluppo e minaccerebbe posti di lavoro".
Il voto ticinese
I ticinesi lo hanno ascoltato, dicendo no col 68,55 dei voti.
I grandi comuni si allineano: 70,23% di no a Bellinzona, 65,9% a Chiasso, 65,42% a Locarno, 69,21% a Lugano e 66,76% a Mendrisio.