Lo annuncia il partito ecologista commentando la tornata di votazioni odierne. C'è soddisfazione per il no all'abolizione dela tassa di bollo e per il sì al divieto della pubblicità del tabacco: "Priorità ridenite"
BELLINZONA - Un'economia diversa, non al servizio dei grandi. Questo è ciò che i Verdi del Ticino vedono nei risultati delle votazioni di oggi, in particolare in merito al no all'abolizione della legge di emissione e al s' al divieto della pubblicità del tabacco.
Infatti, gli ecologisti "sono contenti che la popolazione abbia respinto l’abolizione della tassa di bollo e abbia accettato il divieto della pubblicità del tabacco verso i più giovani. Si tratta di una chiara volontà di ridefinire le priorità: l’economia non deve più essere al solo servizio delle grandi aziende, ma deve sostenere la nostra società nell’affrontare le emergenze del presente e del futuro, che sono quelle della crisi ambientale, climatica, sociale e sanitaria. La popolazione non accetta più la deregolamentazione assoluta del mercato e della pubblicità, così come tagli fiscali ai soliti noti, perché ciò va a scapito della salute e del benessere della collettività nel breve e nel lungo termine".
Per contro, delusione per il voto sui media, un tema però solo rinviato, poiché "senza aiuti che assicurano un’informazione diversificata, indipendente e di qualità,a perderci sarebbe la nostra democrazia".
I Verdi erano a favore del divieto della sperimentazione animale. Il no scaturito dalle urne, fanno notare, "non significa NO a una maggior protezione degli animali. Le parlamentari e i parlamentari Verdi proseguiranno il loro storico impegno a favore di una ricerca medica che limiti il più possibile la sofferenza degli animali già dalla prossima sessione delle camere federali, per la quale sono previsti numerosi atti parlamentari in questo senso".
Ma si guarda avanti: "Uno Stato forte e l’azione concreta per contrastare le emergenze, così come un ambiente sano, non sono più negoziabili. Per questa ragione Verdi e PS a livello
svizzero lanceranno un’iniziativa congiunta per creare le condizioni politiche per un nuovo patto verde, con un fondo per il clima capace di fornire le soluzioni e le risorse. Perché né l'economia né l'innovazione sono fine a se stesse: possono e devono sostenere la svolta ecologica, con reciproco vantaggio".