"Il Ticino compie molti sforzi per l'innovazione e le nuove tecnologie: tutto rivolto al futuro. Ma al presente delle imprese ci stiamo già pensando?"
BELLINZONA – "A fronte delle prospettive di rincaro per materie prime, energia, trasporti, eccetera, la situazione economica per molte piccole e medie imprese si fa estremamente difficile, soprattutto quando sono chiamate a restituire i prestiti
Covid. Tali prestiti sono stati pensati per consentire alle aziende di superare la fase acuta della pandemia ma, nello stabilire le tempistiche per il rimborso, di sicuro nessuno si immaginava che ci saremmo trovati nel pieno di una guerra sul continente europeo. Con tutte le conseguenze sociali ed economiche del caso, molte ancora non pienamente immaginabili nella loro ampiezza". Inizia così l'interpellanza che Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini (Più Donne) hanno inoltrato al Governo per approfondire la situazione di crisi delle piccole e medie imprese.
"Il Ticino compie molti sforzi per l’innovazione, le start up e le nuove tecnologie: tutto rivolto al futuro, ma al presente delle piccole e medie imprese già sul territorio ci stiamo pensando? Il Ticino è il terzo cantone in Svizzera per numero di crediti Covid e il quarto per il volume dei crediti stessi. Questa situazione come è valutata dal Consiglio di Stato?".
E ancora: "Si sta pensando, ad esempio, a un adeguamento delle tempistiche per il rimborso dei prestiti Covid che tenga conto delle mutate circostanze a livello internazionale e, di conseguenza, locale? Il Consiglio di Stato prevede di intervenire con aiuti concreti a sostegno delle piccole e medie imprese, che costituiscono il nostro tessuto economico?".