"La tassa penalizza fino al'80% delle piccole e medie imprese e delle start-up e non solo le multinazionali, come sostenuto dalla sinistra. L'abolizione della tassa di bollo avrebbe rafforzato la nostra crescita economica", scrive il PLR
BELLINZONA - La domenica di votazioni in Ticino lascia l'amaro in bocca al PLR, preoccupato per il voto sui media e per il sì al divieto di pubblicizzare il tabacco dove lo possono vedere fanciulli e giovani. Non piace nemmeno il no all'abolizione della tassa di bollo, mentre c'è gioia per la scelta di bocciare il divieto alla sperimentazione sugli animali, che avrebbe messo in difficoltà la scienza.
Particolarmente sentito il tema dalla tassa di bollo, col PLR che "deplora il “no”. Al Consiglio nazionale, 120 deputati hanno votato per la sua abolizione e 70 parlamentari - soprattutto di sinistra - si sono espressi contro. La tassa penalizza fino al'80% delle piccole e medie imprese e delle start-up e non solo le multinazionali, come sostenuto dalla sinistra. L'abolizione della tassa di bollo avrebbe rafforzato la nostra crescita economica, generando reddito, garantendo e creando posti di lavoro. Il No rafforza comunque ancora di più la convinzione del PLR nel continuare i suoi sforzi per rafforzare la Svizzera come piazza economica e per abolire il maggior numero possibile di tasse inutili. Prossimo passo: l’imposta preventiva".
Il no al pacchetto per i media è secondo i liberali l'espressione di "qualche perplessità" sullo strumento della promozione della stampa. Il no "mette ulteriore pressione sul quarto
potere dello Stato, confrontato con continui cali pubblicitari, soprattutto a livello regionale, che non può che incidere negativamente anche sulla qualità del lavoro giornalistico". Bisogna "trovare soluzioni urgenti per sostenere e salvaguardare la diversità (anche regionale e linguistica) e la pluralità dell’informazione in Svizzera".
Per quanto concerne il sì al divieto della pubblicità del tabacco, è visto dai liberali come "un precedente che apre la porta ad altri divieti, a cui il PLR si oppone fermamente, soprattutto quando sono ideologici e poco efficaci". Infatti, "vietare la pubblicità di un prodotto legale non è compatibile con la libertà economica, soprattutto quando è sostanzialmente inefficace a livello della salute. Ogni persona è in grado di decidere da sola cosa consumare e cosa no. I giovani non sono sedotti dalla pubblicità del tabacco, ma dalla pressione dei loro amici – come emerso in più e più occasioni".
Infine il voto sul divieto delle sperimentazioni sugli animali è una vittoria per la ricerca svizzera, a cui è stato assicurato un futuro. "Non ci sono alternative che non siano già utilizzate oggi a questo genere di sperimentazione, perché la sperimentazione animale è costosa. Gli elettori non sono stati abbagliati dagli argomenti del comitato all'iniziativa e con il loro
“no” hanno assicurato alla Svizzera un futuro come centro di ricerca e garantito che la qualità dell'assistenza sanitaria possa continuare ad essere mantenuta ad un livello elevato", scrive il PLR.