Presentato il nuovo movimento, fondato con Evaristo Roncelli dopo le dimissioni dal Partito socialista: “Una forza propositiva, senza tabù ideologici, e che rompa gli schemi. Un invito a entrare e unirsi a noi, ma anche un'esortazione a proseguire"
GIUBIASCO - A meno di un mese dal Congresso del PS, dove è stata sconfitta da Marina Carobbio, e a poche settimane dalle dimissioni dal partito socialista, Amalia Mirante è pronta per guardare “Avanti”. Ed è proprio così che si chiama il nuovo movimento da lei fondato, insieme all’ex vice presidente del Ps Evaristo Roncelli. Lunedì pomeriggio, presso la Sala nobile dell’hotel La Tureta di Giubiasco, i due co-fondatori ne hanno dato annuncio alla stampa, spiegando che i valori fondanti sono uguaglianza e libertà, e sottolineando come questi non siano in contrapposizione fra di loro, bensì si autoalimentino.
“Avanti” intende rappresentare un centrosinistra “moderno e aperto, in grado di trovare soluzioni concrete e realizzabili”, ha affermato Mirante. “Vogliamo posizionarci come forza propositiva e non solo in opposizione, senza tabù ideologici, e rompendo gli schemi. Perché, ha precisato “le soluzioni possono giungere da qualunque lato, a priori non c’è una parte che ha sempre la verità e un’altra che non l’ha mai”. E il nome del movimento “È un invito a entrare e unirsi a noi, come quando qualcuno bussa. Ma è anche un incoraggiamento e un’esortazione a proseguire”.
“Alle prossime elezioni di aprile non avrei saputo chi votare…”, ha affermato ironicamente Roncelli, che ha sempre appoggiato la conadidatura di Mirante al CdS. “Ecco perché ‘Avanti’ ora intende occupare uno spazio in politica che non è occupato da nessuno: il centro-sinistra più moderato. Vogliamo proporre qualcosa che in Ticino manca, agendo in modo diverso in un contesto in cui la politica è polarizzata”.
Il movimento intende inoltre promuovere “un modo nuovo di far politica”, ad esempio proponendo un voto consultivo online, tra gli iscritti, sui più temi rilevanti. Oppure, in futuro, potrebbero essere indette delle vere e proprie primarie per la scelta dei candidati. I social avranno comunque un ruolo importante, cosicché la popolazione possa essere resa il più possibile partecipe, anche nella costruzione del programma del movimento. Questo perché, spiega Mirante “senza il consenso della popolazione le politiche pubbliche non si mettono in atto”.
Tra le priorità del movimento la globalizzazione e il progresso tecnologico hanno un ruolo di primo piano, con la "creazione di posti di lavoro per i giovani"; inoltre attenzione particolare è rivolta all’ambiente, "sostenendo lo sviluppo dell’economia circolare", e all’urbanizzazione, "riducendo il congestionamento delle infrastrutture ferroviare e stradali". Un occhio di riguardo anche alle fasce più anziane della popolazione, "sviluppando un’offerta di cura efficace ed efficiente".
Anche a tal fine, a breve, sono in programma diversi incontri con la popolazione in tutto il Cantone. Invece, per le liste per il Gran Consiglio e per il Consiglio di Stato bisognerà attendere fino a gennaio. Roncelli ha già fatto sapere che sarà presente in entrambe, mentre Mirante sarà sicuramente in carica per il Governo, ma per il Parlamento deve ancora “verificare alcune potenziali incompatibilità” con le sue cariche professionali. “Sicuramente entrare in Parlamento sarebbe un grande successo - afferma - mentre per il Consiglio di Stato le probabilità non sono dalla nostra parte, ma non ci precludiamo nulla”.