Il Coordinamento unitario a favore del popolo palestinese ha organizzato una manifestazione per la pace. L'MPS in una nota denuncia "l'ipocrisia di tutti i paesi, da USA e Europa, compresa la Svizzera"
BELLINZONA - Il mondo guarda con apprensione a quanto sta accadendo a Gaza e anche a Bellinzona centinaia di persone sono scese in piazza.
"Denunciamo tutte le uccisioni dei civili, sia israeliane che palestinesi, e denunciamo tutti i crimini di guerra, quelli di ieri e quelli di oggi", scrive l'MPS in una nota a corredo della manifestazione. La mobilitazione è stata organizzata da un gruppo denominato Coordinamento unitario a favore del popolo palestinese, di cui non sono stati, per scelta, noti i partiti e le associazioni aderenti. Si sa che c'è il Movimento per il Socialismo, autore di un comunicato che spiega come le richieste promosse oggi in piazza sono diverse: "No alla nuova cacciata dei palestinesi dalle loro terre, No ai bombardamenti e all’intervento militare israeliano, Fine dell’occupazione israeliana, Fine delle sanzioni economiche e delle misure di punizione collettiva contro il popolo palestinese.".
"Hamas non può certo essere riconducibile in alcun modo all’insieme della resistenza palestinese, è una formazione islamista radicale di destra, che si è rafforzata sulla base delle sconfitte delle organizzazioni laiche e di sinistra, lontanissima dalle nostre concezioni politiche e la cui strategia non può certo essere condivisa", si legge ancora.
A Bellinzona erano come detto diverse centinaia i manifestanti che hanno portato con loro bandiere palestinesi, al grido di "Netanyahu assassino". La rabbia è scatenata in particolare dalle morti di molti bambini.
E per l'MPS e il Coordinamento c'è la paura che non l'inferno che si sta vivendo a Gaza, "una prigione a cielo aperto", si possa estendere: "Vi è il reale rischio che il fronte si allarghi in Libano e successivamente in Iran e che si inneschi una pericolosa spirale bellica incontrollabile".
Che ruolo ha la Svizzera? Secondo la nota, come "USA e Europa e altri paesi accusa di terrorismo la resistenza palestinese mentre hanno sostenuto e sostiene l’occupazione e i crimini di guerra israeliani. Denunciamo questa ipocrisia!".
In diversi hanno urlato "Israele fascista, stato terrorista" e sono stati portati in corteo simboli dell'antisemitismo. Sul posto c'erano diversi agenti di Polizia ma tutto parrebbe essersi svolto con tranquillità.