Il presidente del PLR si dice contrario a una proroga del decreto fino al 2027: "Facciamo anziché decretare"
BELLINZONA - “Sono contrario a un Morisoli bis. Andiamo oltre, facciamo e non “decretiamo” “. Alessandro Speziali dice “no” al prolungamento del decreto che da anni è al centro del dibattito e della politica finanziaria del nostro Cantone. Il capogruppo UDC, a seguito dell’iniziativa popolare lanciata dalla VPOD per cancellare la legge che scadrà automaticamente nel 2025, ha annunciato un’iniziativa parlamentare che chiede di prorogarne la scadenza al 2027. Il decreto, ricordiamo, fu sostenuto in Parlamento da PLR, Lega e UDC, per poi essere avallato dal popolo a seguito di un referendum lanciato dalla sinistra.
Ma i liberali radicali, come detto, non intendono concedere il bis e neppure nelle fila della Lega si registra un grande entusiasmo, seppure permangano sfumature diverse tra i vari esponenti. Ergo, oggi come oggi, non ci sono in Gran Consiglio i numeri per una proroga e il destino del decreto è ormai segnato.
Ma torniamo a Speziali che, interpellato da liberatv.ch, spiega così la sua posizione: “Come PLR abbiamo sostenuto il principio di finanze sane senza aumenti di tasse, tant'è che abbiamo contribuito a plasmare il decreto che, tuttavia, aveva una sua contestualizzazione storica. Ora occorre andare oltre perché quello che serve non è ricreare il solito ritornello sul decreto, ma prendere delle decisioni in Governo e in Parlamento (e dall'ultimo preventivo dobbiamo prender insegnamento). Serve avere coraggio e riformare, per esempio i sistemi di sussidio, e metter mano all'amministrazione e alla sua organizzazione: in questo senso dobbiamo dare seguito poi alle evidenze che mostrerà l'analisi della spesa e dello stato che abbiamo commissionato. L’obbiettivo è sempre lo stesso: vogliamo evitare l’aumento delle imposte”.
“Finanze sane - conclude Speziali -. si raggiungono anche grazie allo sviluppo economico che crea indotto, quindi ricavi e di conseguenza entrare. Come PLR siamo sempre più schierati per investire,, incentivare, stimolare, fare. Contro la politica del NO, che sta ammorbando nuovamente il Ticino”.
AELLE