"È possibile che la politica ticinese riesca a intervenire per fermare la “politica sanitaria” del medico cantonale che spinge a eseguire inutili ed immediati test Covid?"
Di Roberto Ostinelli *
Finalmente è arrivata l’estate, stagione di gioia, libertà, festa e vacanze. Ma a guastare il gusto del periodo incombono pensieri di guerra, di costi lievitanti di materie prima, benzina e gas. Preoccupazioni per approvvigionamenti alimentari, energetici ed idrici per la calura estiva e per il prossimo inverno. Ci sono indizi che l’economia globale sta per collassare, spinta da una crescente inflazione, che metterà in pericolo la solvibilità dei mutui e prestiti ipotecari soprattutto negli Stati Uniti. Gli effetti sistemici globali sull’economia mondiale del crollo americano del 2008 sono un ricordo ancora ben vivo nelle nostre menti, e le conseguenze del ripetersi di tale crisi sono ben note anche alle nostre latitudini.
A destare nuovamente preoccupazione sono anche i numeri dei casi Covid che crescono ovunque nel mondo, in Europa e in casa nostra. Ma al di là dei sintomi, che normalmente si estinguono in 3-4 giorni, e del decorso clinico, che è di modica entità rispetto alla variante Delta del fine estate 2021, a preoccupare è purtroppo il reiterare comunicativo invariato delle istituzioni medico sanitarie e delle autorità politiche. Le prime sono eccessivamente protratte ad allarmare in eccesso usando i media per dare, come sempre fatto negli ultimi 2 anni, numeri di contagi, ospedalizzazioni e soprattutto impartire ordini e disposizioni di immediati tamponi molecolari Covid… amplificando i disagi e le paure della gente, verso una malattia estiva simile a un raffreddore o ad una angina tonsillare.
Siamo da capo?
La gente ritorna a recitare il proprio “mantra nocebo sistemico”: malato-tampone-covid-ospedale-morte… Quante persone oggi si ritrovano in questa situazione col mantra che parte in automatico nella propria testa? Al primo accenno di raffreddore o mal di gola la gente cerca subito di capire cosa fare… “Il medico cantonale ha detto di fare subito il test…” [bontà sua…]
Taluni imprigionati nella paura di essere malati e subire conseguenze gravi. Altri stressati nell’immediata ricerca di un qualsiasi tampone rapido “patacca” (che vale quanto il tiro di una moneta…) per poi cercare conferma con un tampone PCR… “così almeno mi prolungano il Covid Pass per inverno” … “si sa mai se mi obbligano ad altri vaccini”…
Abitudini malsane
Pensieri distorti. Affollamento di idee e di paura per la malattia, ciononostante un triplo shot vaccinale. Nello stesso tempo stress e confusione per cercare una scorciatoia, così da sopravvivere ai vari ricatti perpetrati dalle istituzioni incoerenti, plagiate da interessi commerciali, e senza un reale supporto medico etico e morale. Ahimé… questa è la triste realtà di una medicina dell’evidenza (evidence based medicine) prigioniera di una regolare manipolazione statistica dissociata dalla vita reale.
Il mantra è pronto a ripartire… che abbiate paura del virus o che siate alla ricerca di una scorciatoia… ricordatevi di curarvi nel modo giusto e con serenità, soprattutto le persone vaccinate che possono avere un sistema immunitario alterato nelle risposte ai microbi, lento e secondariamente iperreattivo e iperinfiammatorio. È essenziale che le persone comprendano la necessità di attuare un nuovo modo più equilibrato per affrontare la malattia e stress estivo, prima dell’arrivo dei primi freddi autunnali… perché nel mese di ottobre se non si è riusciti a calmierare questi atteggiamenti sbagliati nell’affrontare gli stati influenzali, il Mantra Covid del prossimo autunno/inverno creerà una grave psico-pandemia che andrà a sovrapporsi ad una ingravescente crisi economica…
È possibile che la politica ticinese riesca a intervenire per fermare la “politica sanitaria” del medico cantonale che spinge a eseguire inutili ed immediati test Covid? Spero vivamente di sì… considerando l’allarmismo generale creato negli ultimi 2 anni, le dichiarazioni incoerenti, le false speranze alimentate, e i fallimenti palesi di certi proclami e forzature vaccinali. Ma la politica ha davvero la forza e la voglia di farlo? Forse tocca a noi cittadini cambiare singolarmente l’approccio alle malattie, così da affrontare gli “stati influenzali” dimenticando i vari test Covid fuorvianti… e lasciare questa analitica agli specialisti ospedalieri nelle situazioni più gravi e delicate.
* medico