L'imprenditore: "Basta! Lo sto scrivendo da giorni ma la politica non reagisce e tentenna! Non ci sono alternative: bisogna chiudere immediatamente tutte le attività economiche non fondamentali!"
di Enrico Rossini (da Facebook) *
Basta! Lo sto scrivendo da giorni ma la politica non reagisce e tentenna! Non ci sono alternative: bisogna chiudere immediatamente tutte le attività economiche non fondamentali! E tra queste rientrano i cantieri edili, pubblici e privati. Altrimenti sarà una catastrofe sanitaria! Gli impresari ticinesi lo hanno già fatto e attendono un segnale dal Consiglio di Stato. Ma a livello nazionale c’è ancora chi, come la direzione della Società svizzera impresari costruttori ieri e i vertici di Economiesuisse oggi, continua a dire che bisogna continuare a lavorare.
Secondo Heinz Karrer, presidente dell’associazione che rappresenta le aziende elvetiche, afferma in un’intervista che circa l'80% del mondo economico sta continuando a funzionare e che “un coprifuoco totale sarebbe sproporzionato".
Quindi, secondo Karrer "dove è possibile mantenere le regole di distanza la gente dovrebbe andare a lavorare". Una posizione demenziale e irresponsabile, perché se anche il settore delle costruzioni si ferma per un mese non muore nessuno, ma se si continua il lavoro tanti moriranno, nel vero senso della parola! Inoltre, nell’edilizia è impossibile garantire il rispetto delle distanza di sicurezza e, soprattutto, il 90 % degli operai sono stranieri e quindi ulteriori vettori di virus. Certo, fermando tutto ci saranno enormi costi economici, ma solo economici. Andando avanti sulla linea irresponsabile di chi dice che bisogna continuare a lavorare costi ancora maggiori verranno scaricati sul sistema sanitario. Ma il tema principale è che così facendo si mette a repentaglio la salute e la vita delle persone, non solo di quelle che lavorano nei cantieri e nelle aziende: la salute e la vita di tutti i cittadini!
* imprenditore