CORONAVIRUS
Frenesia da riaperture, De Rosa: "Troppo ravvicinate. Occorre prudenza"
Il ministro: "Due settimane non bastano a rivelare e contenere nel modo più agevole l’eventuale aumento dei contagi"
TiPress/Alessandro Crinari

BELLINZONA - “All'inizio c'era una netta differenza tra il Ticino e Berna nella percezione di quello che stava succedendo, come d’altronde era in parte inevitabile data la nostra vicinanza al focolaio lombardo. Poi invece la Confederazione ha capito l’importanza di quanto stavamo facendo e del pericolo cui eravamo esposti, e ci ha dato pieno sostegno”. Sono parole del ministro della sanità Raffaele De Rosa, che in un’intervista concessa a LaRegione fa il punto sugli aspetti sociali e sanitari dell’epidemia.

 

Ora, quella differente percezione, aggiunge De Rosa, riemerge sulla questione dell’allentamento del lockdown, con il Consiglio federale, o una parte di esso, che spinge per riaprire. “In effetti – dice il direttore del Dipartimento sanità - riemerge qualche divergenza di vedute: vediamo il mondo svizzerotedesco che spinge per accelerare le riaperture, mentre il Ticino e i cantoni romandi – alcuni pure molto più colpiti – chiedono prudenza. Personalmente, trovo troppo ravvicinate le riaperture del 27 aprile e dell’11 maggio: due settimane non bastano a rivelare e contenere nel modo più agevole l’eventuale aumento dei contagi. All’inizio il Consiglio federale aveva previsto per l’11 maggio la sola riapertura di scuole e negozi, poi si sono aggiunti i ristoranti. A questo punto occorre ulteriore prudenza, perché siamo riusciti a frenare l’evoluzione dell’epidemia, ma il virus è ancora là fuori”.

 

E sui tamponi dice: “Giornalmente sono 350, ma i laboratori attivi nel Cantone hanno potenzialità per aumentarli ancora. Applicheremo le indicazioni federali che da fine aprile raccomandano di effettuarli anche a chi ha sintomi lievi. L'Ufficio del medico cantonale ha riattivato l’apparato per il tracciamento dei contatti, fattibile solo se i casi giornalieri restano contenuti. È già operativo e sarà a pieno regime dalla prossima settimana. Nel frattempo è iniziata l’indagine tramite test sierologico su 1'500 individui statisticamente rappresentativi della popolazione. Con un semplice ‘pic’ del sangue da un dito, effettuato quattro volte nel corso di dodici mesi, potremo farci un’idea sulla diffusione del virus. Questo per studiare anche se, e quanto, gli anticorpi ci proteggono dal virus”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Correlati

CORONAVIRUS

Coronavirus: l'all in della Svizzera sulle riaperture dell'11 maggio

05 MAGGIO 2020
CORONAVIRUS

Coronavirus: l'all in della Svizzera sulle riaperture dell'11 maggio

05 MAGGIO 2020
CORONAVIRUS

Come si torna al ristorante? Massimo quattro persone per tavolo e con l'obbligo di fornire nominativo e numero di telefono

05 MAGGIO 2020
CORONAVIRUS

Come si torna al ristorante? Massimo quattro persone per tavolo e con l'obbligo di fornire nominativo e numero di telefono

05 MAGGIO 2020
CORONAVIRUS

La favola dei bambini che non sono infettivi... Ecco cosa dice lo studio di Berlino. Il Prof Cerny: "Avrei rimandato le scuole a settembre"

04 MAGGIO 2020
CORONAVIRUS

La favola dei bambini che non sono infettivi... Ecco cosa dice lo studio di Berlino. Il Prof Cerny: "Avrei rimandato le scuole a settembre"

04 MAGGIO 2020
Potrebbe interessarti anche

CORONAVIRUS

Coronavirus in Ticino. Merlani: "Un bambino di 10 anni in cure intense". De Rosa: "Perplessi dalle riaperture di Berna"

CORONAVIRUS

Coronavirus in Ticino, Gobbi: "Non tutte le decisioni sono lineari". De Rosa: "Preferivo quando Berna...". Merlani: "Si testa molto e si trova poco"

CORONAVIRUS

Vitta: "Affermazioni da Nord delle Alpi ci hanno ferito. Cassis mi ha garantito che sosterrà la nostra linea in Consiglio federale". Merlani: "Anche 40enni ricoverati"

CORONAVIRUS

De Rosa: "Apertura delle frontiere? Sono preoccupato. Berna prima ci ha riso in faccia, poi ha capito la situazione"

CORONAVIRUS

Quando l'Italia chiuse la Lombardia... Ecco i retroscena di quelle ore febbrili

CORONAVIRUS

Coronavirus in Ticino, Gobbi: "La pazienza salva vite umane". De Rosa: "Seconda fase più difficile della precedente"

In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Fondazione Matasci per l'Arte, "Elisabetta Bursch e l’armonia dei contrari"

22 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

LAC, al via “Aspettando l’opera”: un viaggio tra musica, cinema e teatro

22 APRILE 2025
OLTRE L'ECONOMIA

Cc-Ti: “Negoziare? Sì, no, forse, magari…”

17 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Due grandi serate al LAC: la potenza del teatro, la raffinatezza della musica

17 APRILE 2025
ABITARE

Bazzi – Art & Solutions riconfermata tra le eccellenze del settore ceramico

17 APRILE 2025
PANE E VINO

Sessant’anni di storia nel calice: Matasci celebra con una nuova etichetta

11 APRILE 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Telefonini da vietare a scuola? Tre domande a Marina Carobbio

19 APRILE 2025
IL FEDERALISTA

Nonsolomoda... Sergio Morisoli: "E chi è arrivato dopo di noi?"

17 APRILE 2025
ANALISI

Francesco, anatomia di un papato

22 APRILE 2025