I consiglieri comunali Tuto Rossi e Manuel Donati tornano alla carica: "Non siamo noi i bugiardi. Chiediamo chiarezza e verità per rispetto di chi ha perso i propri cari"
SEMENTINA – “Vogliamo la verità su quanto accaduto nella casa anziani a Sementina”. I consiglieri comunali Tuto Rossi (UDC) e Manuel Donati (Lega) non ci stanno e tornano alla carica inoltrando una nuova interpellanza al Municipio di Bellinzona.
“Alla risposta della precedente interpellanza – si legge nell’atto parlamentare – inoltrata da Tuto Rossi e Manuel Donati si è fatto passare gli interpellanti come bugiardi, colpevoli di inventare cifre a caso. Noi ci aspettavamo delle semplici scuse, indicando che si è fatto il possibile ma qualcosa è andato storto. La gente avrebbe capito, alla fine errare è umano. Alla luce di quanto scaturito dal servizio de il “il Quotidiano” del 09.06.2020 e dalla trasmissione “Modem” del 10.06.2020 sembra però che i bugiardi non siano gli interpellanti, bensì altri”.
E ancora: “I fatti raccontati in questi servizi sono strazianti e i dati forniti non si discostano da quanto era stato scritto nella nostra interpellanza. Ci si rende conto che il personale è intimorito dai superiori visto la richiesta di interviste anonimizzate e la paura di perdere il posto di lavoro. La comunicazione è stata per tutto questo periodo oltremodo lacunosa (anche forviante). Si continua a non prendersi le responsabilità di quanto accaduto. Noi chiediamo chiarezza e la verità per rispetto di chi ha perso i propri cari in maniera terribile”.
Alla luce di quanto esposto, ecco le domande formulate al Municipio:
- Corrisponde al vero che la Magistratura ha aperto un’inchiesta sulla Casa per anziani di Sementina?
- Il Municipio è a conoscenza di segnalazioni alla Magistratura da parte di famigliari?
- Le trasmissioni della RSI (Il Quotidiano di martedì 9 giugno e Modem di mercoledì 10 giugno) hanno evidenziato fatti e situazioni palesemente diversi da quelli indicati dal Municipio per voce del capodicastero Giorgio Soldini in risposta alle varie interpellanze. Qual è a questo punto la nuova posizione del Municipio?
- I fatti evidenziati nelle due trasmissioni danno una situazione di fatto quasi opposta a quella del Municipio. Se la versione della RSI corrisponde al vero come si comporta il Municipio nei confronti del capodicastero e del direttore? Se secondo il Municipio la versione della RSI non è corretta che come intende procedere?
- Di fronte a tante voci critiche che sostengono a volte perfino il contrario di quanto detto dal capodicastero e dal direttore delle Case per anziani di Bellinzona, il Municipio non ritiene di dover intervenire in modo più incisivo per capire finalmente che cosa sia successo? È chiaro a tutti che il tanto decantato “lavoro a regola d’arte” non c’è stato.
- La situazione nel suo complesso sembra essere decisamente più grave e soprattutto non quella finora raccontata. Per favorire la ricerca della verità il Municipio non ritiene un atto dovuto, in primis verso i famigliari toccati dai decessi, di chiedere la sospensione al municipale e capodicastero Giorgio Soldini rispettivamente al direttore delle case per anziani di Bellinzona Silvano Morisoli (nominato senza concorso)?
- La credibilità del Dicastero e del Municipio è totalmente svanita. Come intende reagire il Municipio per ridare fiducia al cittadino nei servizi sociali? - Risulta che è stata somministrata morfina a pazienti senza informare i famigliari?
- Risulta vero che è stato impedito ai famigliari di visitare un’ultima volta i propri cari sul letto di morte?
- Ci sono stati 29 decessi, 21 dei quali imputabili al COVID-19. Quali sono le cause degli altri 8 decessi?