"Perchè giocare a fare i ribelli che "io la mascherina non la metto" o "io del COVID non ho paura" e "che noia la mascherina obbligatoria sul bus" davanti a persone che hanno sofferto per il COVID?", scrive la più giovane intubata a Moncucco
LUGANO - Ha vissuto il Covid sulla sua pelle, restando per una decina di giorni intubata. Ora sta molto meglio, anche se la capacità polmonare non è tornata quella di prima. Ha affrontato le allucinazioni del risveglio ed è entrata in contatto con la paura vissuta dai suoi familiari ed anche dai suoi amici. M.M. è stata la più giovane intubata a Moncucco, la sua storia è stata raccontata non solo da noi di TicinoLibero ma anche da radio, tv e nei giorni scorsi dal Blick.
Non sopporta chi minimizza il Coronavirus, parlando di una banale influenza. E ancora una volta ha voluto lanciare un forte messaggio social, che riprendiamo volentieri.
"Quanta cattiveria si legge nei post inerenti al COVID. Quando si parla di contagi, quando si parla di morti e quando si parla di testimonianze. Ad oggi ho capito che tanti degli autori di questi messaggi sono persone che non sono state sfiorate dalla malattia, né direttamente, né indirettamente, e che fanno fatica a capire le persone che ne son state toccate e ne hanno sofferto", scrive.
"Ma il rispetto... Il rispetto per chi invece ha sofferto in terapia intensiva, intubato, o con casco, o anche soltanto a casa con una febbre ingestibile e dolori muscolari fortissimi. Il Rispetto per le persone che non ce l'hanno fatta a sopravvivere e per i parenti e amici che hanno sofferto assieme a loro. Dov'è questo Rispetto? Perché la gente quando scrive non pensa che sta ferendo qualcuno? Perchè minimizzare a "una banale influenza" quando ci sono persone che l'influenza non l'hanno mai presa o presa in modo leggero e si sono trovate in terapia intensiva con la vita appesa a un filo?", prosegue.
"Perchè giocare a fare i ribelli che "io la mascherina non la metto" o "io del COVID non ho paura" o "che palle queste distanze di sicurezza" e "che noia la mascherina obbligatoria sul bus" davanti a persone che hanno sofferto per il COVID? Davanti a persone che hanno il terrore di riprenderlo? Davanti a persone che hanno paura di provarlo? Prima di scrivere un commento, o una presa in giro a chi ha paura, pensa più volte se stai per ferire qualcuno", prosegue.
"Ma specialmente, anche se é difficile, prova ad immedesimarti nelle persone che son state in terapia intensiva spaventate, nelle persone che hanno visto portar via i loro vicini di letto morti per il COVID, o per i genitori o figli che hanno perso qualcuno a causa di questa malattia, e che non hanno potuto abbracciare e salutare i loro cari un'ultima volta, e non hanno potuto fargli il funerale e dargli l'ultimo saluto", è la sua richiesta. "Provaci, pensaci per favore e poi vedi se il commento che volevi scrivere, ti farebbe piacere leggerlo se fossi una di quelle persone. Grazie di cuore".