Un nuovo itinerario di 'Trekking'.... Un'escursione lunga e impegnativa, in quanto si svolge in buona parte su sentieri impervi e su pietraie, toccando diversi laghetti alpini. Ma...
Questa escursione è lunga (circa 16 chilometri) e impegnativa, in quanto si svolge in buona parte su sentieri impervi e su pietraie, toccando diversi laghetti alpini. Ma i paesaggi e la natura meravigliosa di questa regione valgono lo sforzo. Bisogna prendersi il tempo, e prevedere almeno sei/sette ore di cammino, ad andatura tranquilla.
Il giro inizia dal lago Naret, a 2310 metri, raggiungibile in auto salendo da Fusio, in Valle Lavizzara, e seguendo la stradina che costeggia il lago di Sambuco. Dal fondo lago si imbocca il sentiero che porta alla capanna Cristallina, attraversando il passo del Naret (2'438 m).
Il percorso è un continuo sali-scendi, ma si può stimare il dislivello positivo totale in circa 700 metri.
Giunti alla capanna Cristallina (2'568 m), in cima all’omonimo passo, si gode una spettacolare vista sul maestoso ghiacciaio del Basodino, una vista che ci accompagna per buona parte del percorso successivo. E da lì bisogna calcolare circa 5 ore all’arrivo.
Il giro prosegue scendendo verso il lago Sfundau (2'392 m) e poi lungo un sentierino piuttosto esposto che costeggia lo specchio d’acqua, dove ancora galleggiano lastroni di ghiaccio.
In pratica si aggira il massiccio del Cristallina. Giunti al lago Nero, si sale l’omonima bocchetta (2'563 m), con passaggi attrezzati con catene e si torna verso il Naret dal versante opposto.
La vista spazia dal Basodino ai laghi della regione di Robiei. Varcata la bocchetta del lago Nero si attraversa la grande pietraia ai piedi della cima delle Donne. Bisogna procedere lentamente, ma il sentiero è ben marcato e pietre e massi sono stabili. L’ultima parte del percorso si svolge lungo la Valle del Coro su un sentiero erboso che costeggia il bellissimo lago di Laìozz (2'365 m), con la sua isoletta a forma di cuore. Da lì si scende verso il lago Naret.
Marco Bazzi