Dopo il comunicato del Lugano e le parole del CEO Marco Werder parla il club leventinese: "Faremo il possibile per continuare a beneficio dei giovani"
AMBRÌ – Si fa sempre più rovente il clima all’interno dei Ticino Rockets. A pochi giorni dalla fase cruciale della stagione, con i giovani razzi impegnati nella lotta alla salvezza in Swiss League, l’Hockey Club Lugano ha comunicato di voler fare un passo indietro e svolgere solo il ruolo di azionista di minoranza pre-annunciando, difatti, le dimissioni del proprio membro nel CdA del club con sede a Biasca.
Una decisione presa – come spiegato dal CEO Marco Werder a Liberatv – a causa delle divergenze di vedute con gli altri club azionisti e principalmente con l’Ambrì Piotta. In sostanza, il Lugano voleva tornare all’ “identità del progetto iniziale” proponendo un Consiglio d'Amministrazione a cinque membri (uno per ogni club ndr). Ma i leventinesi si sono messi di traverso e hanno fatto traboccare il vaso facendo scoppiare definitivamente il caso.
Dopo il duro comunicato dell’ HCL e la presa di posizione dell’HC Biasca, sul tema ha preso posizione anche l’Ambrì che, tramite una nota congiunta con gli altri club coinvolti, ha espresso il proprio “rammarico per il comunicato dell’HC Lugano in merito al proprio futuro coinvolgimento nel progetto Ticino Rockets in qualità di azionista al 15%”.
“Pur coscienti – continua la nota – che questa comunicazione – a tre giorni dall’inizio della fase decisiva della stagione per la salvezza sportiva dei Ticino Rockets in Swiss League – in questa fase delicata per il futuro stesso del progetto, i tre azionisti menzionati intendono accettare le decisioni autonome di ciascun singolo azionista dei Ticino Rockets. Rispettando dunque la decisione del CdA HCL, i tre azionisti citati si adopereranno da subito con spirito costruttivo per fare tutto il possibile affinché il progetto possa continuare, a beneficio dei giovani giocatori che desiderano un futuro da professionisti e a pari beneficio di tutti i club di NL partecipanti”.
Il passo indietro del Lugano non dovrebbe comunque compromettere il futuro del farm-team ticinese. “Nelle prossime settimane verranno intavolate ulteriori discussioni fra gli azionisti e con potenziali altri interessati per trovare soluzioni condivise onde garantire continuità al progetto biaschese”.