La ricaduta economica di questo evento è importante per il turismo dell’intera regione e per tutti coloro che del turismo beneficiano, direttamente o indirettamente. GUARDA IL VIDEO
Quelli di Zurigo lavorano bene e sanno il fatto loro. Sotto la gestione del gruppo Energy, con in prima fila il CEO, Dani Büchi, Moon & Stars, è stata anche quest’anno un successo.
Nel giro di pochi giorni, con vera efficienza svizzera, gli organizzatori hanno montato e smontano l’intera struttura dell’evento: palchi, torri, bar, l’intero villaggio dello street food, compresa la ruota panoramica, e la maxi toilette installata quest’anno all’entrata dell’area vip, con tanto di schermi piatti sulle porte dei bagni. In modo che se ti scappava non ti perdevi nemmeno un pezzo del concerto.
E per celebrare questa sua terza edizione, conclusasi ieri sera, Energy ha dedicato all’evento un bellissimo video emozionale che racconta alcuni momenti delle notti magiche locarnesi.
Certo, rimangono da sistemare alcuni non trascurabili dettagli nei rapporti tra organizzatori ed esercenti della piazza. E bisognerebbe iniziare a farlo entro la fine dell’estate, così che l’anno prossimo non ci siano più polemiche e mugugni. Ci vorrà una buona dose di diplomazia, ma con la buona volontà di tutti si riuscirà a trovare un accordo.
Gli zurighesi sanno fare i loro affari: non sono certo dei benefattori disinteressati. Del resto, perché mai dovrebbero esserlo? Anche gli artisti che salgono sul palco guadagnano la loro parte.
In ogni caso, i concerti non riempiono soltanto piazza Grande, ma anche gli alberghi e i ristoranti. Ergo, la ricaduta economica di questo evento è importante per il turismo dell’intera regione e per tutti coloro che del turismo beneficiano, direttamente o indirettamente. E di questo i locarnesi devono essere consapevoli. Di più: dovrebbero approfittare dell'intuizione degli organizzatori di estendere l'evento fino al lungolago creando un villaggio simile anche durante il Festival del film, e, perchè no, anche durante Locarno On Ice.
Un’ultima nota sulla musica. Per curiosità, venerdì scorso ho assistito a un concerto ‘in tre atti’ di artisti svizzero tedeschi: Marc Sway, Stefanie Heinzmann e Lo&Leduc. Che musica ragazzi! Tutti bravissimi. Sound singolari e innovativi - che spaziano dal caraibico al rock, dal reggae al rap -, tanto entusiasmo e soprattutto tanta energia. Ho apprezzato in particolare il duo Lo&Leduc, che hanno proposto uno spettacolo fantastico, con uno dei due vocalist che a un certo punto cantava da un balcone della piazza.
Anche su questo aspetto andrebbe fatta una riflessione da parte dei molti che nutrono riserve verso la musica confederata. Un modo tutto da scoprire, senza pregiudizi, e in nome di una ‘svizzeritudine’ che troppo spesso si esaurisce nei proclami patriottici del Primo Agosto.