L’iniziativa Grazie Cardiocentro sarà ritirata al momento in cui la Fondazione e l’Ente Ospedaliero Cantonale sigleranno l’accordo definitivo per il trasferimento dell’ospedale del cuore. È quanto deciso stamane all’unanimità dal Comitato promotore
LUGANO – L’iniziativa Grazie Cardiocentro sarà ritirata al momento in cui la Fondazione e l’Ente Ospedaliero Cantonale sigleranno l’accordo definitivo per il trasferimento dell’ospedale del cuore. È quanto deciso stamane all’unanimità dal Comitato promotore. Gli iniziativisti erano chiamati ad esprimersi sull’accordo di principio raggiunto nelle scorse settimane dalle parti. E la luce verde, come detto, è arrivata.
Nel corso di una conferenza stampa convocata al termine della riunione, i rappresentanti del Comitato hanno spiegato le loro motivazioni. L’iniziativa, è stato detto, ha raggiunto il suo obiettivo, ovvero quello di riavviare un dialogo tra le parti finito su un binario morto per raggiungere un compromesso soddisfacente.
“Dovevamo scegliere tra una guerra senza quartiere e una pace sostenibile in un settore particolarmente delicato come quello della sanità. Abbiamo scelto la pace sostenibile”, hanno detto i promotori dell’iniziativa.
Il professor Tiziano Cassina, primo firmatario, ha sottolineato come il compromesso virtuoso si fondi sul principio di un Cardiocentro integrato nella ‘governance’ EOC, ma con un modello che consentirà di salvaguardare tutte le peculiarità dell’istituto.
“L’iniziativa era una proposta che conteneva della richieste – ha spiegato -. Queste richieste sono state soddisfatte con una nuova proposta concepita insieme da EOC e Cardiocentro”.
“È un compromesso nel solco della migliore tradizione svizzera – ha detto Marco Chiesa, sostenitore dell’iniziativa -. Riuscire a raggiungere un accordo senza scatenare una bagarre elettorale è sicuramente sintomo di intelligenza e di maturità da parte di entrambi i protagonisti”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Marco Borradori, che pure figura tra gli iniziativisti. Il sindaco di Lugano ha sottolineato il successo politico dell’iniziativa che, seppur con qualche polemica è riuscita a innescare un accordo che si cercava senza successo da sei anni. Borradori ha poi posto l’accento sul fatto che l’intesa favorirà anche la realizzazione del progetto Mizar, un progetto a suo avviso fondamentale per Lugano e tutt’altro che morto.
“È stata un’avventura entusiasmante, anche se non sempre facile – ha detto un altro promotore, Edo Bobbià -. Personalmente ho sempre auspicato la soluzione di un accordo invece di una votazione, e dunque oggi non posso che essere contento”.
Infine, la benedizione del professor Tiziano Moccetti, il quale ha innanzitutto voluto ringraziare le migliaia di persone che hanno sottoscritto l’iniziativa. “Sono convinto – ha detto – che si tratta di un buon compromesso e che oggi raggiungiamo un risultato che solo qualche mese fa sembrava impossibile. Da parte mia desidero fare tanti, tanti auguri al nuovo istituto che inizierà ad operare il 23 dicembre del 2020”.
A questo punto per chiudere la vicenda manca solo la firma sull’accordo definitivo. Le parti hanno annunciato che ciò avverrà nel corso del mese di agosto.