"Ci ho messo un po' a superare il tutto, il passaggio con la giustizia è stato fondamentale per me. Ringrazio il Ministero Pubblico"
BALERNA – Fu una serata da incubo, quella vissuta alla presentazione del centro per asilanti Pasture di Balerna, per Ivan Miozzari, che era sul luogo per documentare quanto detto per il Forum Alternativo.
In un lungo racconto, ci spiegò di essere stato allontanato dalla sala. “Una ragazza del collettivo R-Esistiamo è stata portata fuori in modo violento, la tiravano da destra e da sinistra e lei aveva dolore, al che sono intervenuto per chiedere di fare con calma. Da lì mi sono saltati addosso, mi hanno ammanettato e sbattuto contro il muro facendomi male, nonostante dicessi che mi sarei lasciato ammanettare. Poco prima un altro poliziotto aveva commesso un atto di bullismo contro di me, non posso specificare cosa”, ci disse. “Volevo riavere la mia attrezzatura, un poliziotto mi ha aggredito fisicamente, mi ha fatto male. Mi ha preso per la gola sollevandomi e spingendomi, mi ha anche minacciato e voleva ancora picchiarmi. Non è lo stesso dell’atto di bullismo, dunque non è stato uno solo, è un andazzo. Ho chiesto ai colleghi, che l’hanno portato via, di identificarlo, non l’hanno fatto”.
Ad un anno circa di distanza, il Ministero Pubblico ha emanato un decreto di abbandono. Miozzari non ricorrerà.
Interpellato da TicinoLibero, Miozzari dichiara di "accettare la decisione del Ministero Pubblico, per quanto mi dispiaccia che non si sia potuti andare a fondo”. “La cosa importante per me è che la giustizia se ne sia occupata, questo è fondamentale per me per ristabilire una certa fiducia nelle istituzioni. Per quanto siano più o meno gravi sono fatti che non devono accadere (sebbene c’è chi ha subito di peggio”.
Ma non rimprovera nulla al Ministero Pubblico. “Ha fatto il possibile, la formulazione in cui si dice che ‘non sono emersi fatti di rilevanza penale’ può far sembrare che non è successo niente, ma è la legge che impone di scrivere così., In realtà non si sono potuti provare i fatti, tuttavia il Ministero ha fatto il possibile, ed sono grato alla giustizia. Non farò ricorso, accetto il decreto e ci tengo a esprimere gratitudine al Ministero Pubblico”.
Per Miozzari, sapere che “la giustizia c’è, in certo casi può fare poco ma aiuta” è basilare. Dopo tutti questi mesi, gli strascichi della tremenda serata sono ancora presenti. In lui. “Ci ho messo un bel po’ a superare stati d’ansia provocati da quei fatti, fino a poco tempo fa a vedere un agente mi vedeva l’ansia. Per questo per me è stato importante il passaggio con la giustizia, ho recuperato fiducia nelle istituzioni. Non nella polizia, purtroppo, è un po’ più complicato”.