Il presidente è in trattativa con un imprenditore americano già attivo nella Major Soccer Leaue e mette tutto nelle mani del socio di minoranza. Che ribatte: "Se si fallisce la colpa è di chi ha gestito il Lugano in modo poco accorto per dieci anni"
LUGANO - Il Lugano sembrerebbe di nuovo vicino alla cessione. Per Angelo Renzetti tutto è nelle mani del socio di minoranza, Leonid Novoselskiy. Che però non ci sta e rilancia la palla al presidente.
Andiamo con ordine. Renzetti è in trattativa con "investitori seri, che hanno grande esperienza nel calcio e hanno messo sul tavolo tutte le garanzie che ho chiesto. Questa volta mi sento tranquillo", ha detto all'Eco dello Sport. Si tratterebbe, stando al Corriere del Ticino, di un imprenditore americano, già attivo nella Major Soccer League. Si appoggerebbe a dei collaboratori svizzeri.
Per Renzetti, ora a decidere tutto è Novoselskiy. Attende il suo rientro dalla Bulgaria per formalizzare il tutto. "O accetta le condizioni di questo gruppo o altrimenti il Lugano fallisce. Io non posso più andare avanti. L’ho già detto tante volte. A meno che non voglia comprarlo direttamente lui. Ma questa volta deve decidere: non possiamo più aspettare”. Insomma, parole forti. Tra l'altro, secondo Renzetti, il socio di minoranza sarebbe ancora in contatto con Thyago Rodrigo De Souza-Giammarco Valbusa, colui che avrebbe dovuto acquistare il Lugano qualche tempo fa.
Ma Novoselskiy ribatte, al Corriere del Ticino: "Angelo fa lo stratega. E cerca di scaricare su di me colpe sue. Sì, perché se il FC Lugano rischia di fallire la responsabilità non è di certo del sottoscritto. Ma di chi lo ha gestito, in modo poco accorto, negli ultimi dieci anni". Vede quello del presidente come un ricatto e non vuole decidere "con la pistola puntata alla tempia". Sa delle trattative, però il gruppo interessato non gli avrebbe mai mostrato nulla. "Mercoledì sera è in programma un incontro con questi investitori. Ascolterò quello che hanno da dire. Io ascolto sempre. Una cosa deve però essere chiara: non ho alcuna fretta. C’è un contratto, molto chiaro, che deve essere rispettato. Un contratto che mi dà 30 giorni di tempo per analizzare delle eventuali offerte per l’acquisto del club e, se del caso, far valere un diritto di prelazione".