Lo ha spiegato il portavoce di Swissgrid Alessandro Cameroni, sollecitato in merito a una interrogazione di Piero Marchesi. "Esistono delle procedure, a livello, svizzero, per il ripristino della rete in caso di blackout. Ma..."
BERNA - Se mancasse energia in un paese limitrofo, per esempio la Germania, la Svizzera sarebbe in grado di cavarsela, funzionando in modo autonomo col cosiddetto sistema a isola? Potrebbe dal punto di vista tecnico, ma i rischi di un processo simile sarebbero troppo elevati. Lo ha detto al CdT il portavoce di Swissgrid Alessando Cameroni, sollecitato da una interrogazione di Piero Marchesi.
Il democentrista è infatti preoccupato che gli sforzi di risparmio messi in atto nel nostro paese vengano resi vani da problematiche estere. Ma le reti sono fortemente interconnesse, è noto.
"Non è tecnicamente possibile un esercizio in isola: metterebbe a rischio sia il funzionamento sicuro della rete, sia la sicurezza dell’approvvigionamento. Il legislatore ha tenuto conto dell’importanza dell’interconnessione con l’Europa nella legge sull’approvvigionamento elettrico", spiega Cameroni: non a caso Swissgrid ha ricevuto mandato per garantire "una sufficiente interconnessione internazionale della rete", tramite la cooperazione con altri Stati.
Non si potrebbe funzionare da soli perchè non è possibile interrompere i flussi transfrontalieri, se non tramite l'installazione di sfasatori e tecnologie che richiederebbe una quindicina d'anni di lavoro prima di essere attivi.
E il rischio sarebbe quello di ritorsioni dalle nazioni limitrofe.
Però in caso di estremo bisogno qualcosa si potrebbe fare: "Anche a livello svizzero esistono delle procedure per il ripristino della rete. Alcune centrali idroelettriche, in diverse regioni svizzere, tra cui anche il Ticino, sono predisposte per far ripartire la rete nazionale. Per la sicurezza dell’approvvigionamento è tuttavia necessario, a medio termine, riallacciarsi alla rete continentale"
Dunque: da soli no, se non come ultima ratio. E con problematiche.