CRONACA
Addio a Lino Gabbani, uno dei simboli del commercio luganese
Chi lo ha conosciuto non dimenticherà il suo sorriso, la sua gentilezza, e l’immancabile grembiule bianco che indossava ogni giorno mentre si spostava tra i suoi negozi

LUGANO – Si è spento domenica a 88 anni Lino Gabbani, uno dei personaggi simbolo del commercio al dettaglio, non solo di Lugano ma dell’interno Ticino. Chi lo ha conosciuto non dimenticherà il suo sorriso, la sua gentilezza, e l’immancabile grembiule bianco che indossava ogni giorno mentre si spostava tra i suoi negozi, tra via Pessina e Piazza Cioccaro, per servire i clienti e verificare che ogni prodotto – salumi, carne, verdura, pane, formaggi… - fosse perfettamente esposto.

Dagli anni Sessanta, Lino ha ripreso la gestione della bottega di famiglia creata nel 1937 dal padre Domenico e ha ampliato l’impresa commerciale proponendo i primi catering e una selezione di prodotti gastronomici raffinati e di alto livello.

Con il passare del tempo, grazie anche al boom economico degli anni d’oro della piazza finanziaria, Gabbani è diventato un marchio di prestigio e di qualità, una sorta di boutique della gastronomia nel cuore di Lugano. I figli di Lino, Domenico e Francesco, hanno ulteriormente sviluppato l’azienda, puntando sulla ristorazione e sull’accoglienza - con il piccolo albergo creato nel palazzo di piazza Cioccaro - e acquisendo marchi prestigiosi nell’ambito della macelleria e della produzione dolciaria.

L’ex presidente della Società dei commercianti di Lugano Paolo Poretti, intervistato dalla Regione ricorda Lino Gabbani come un gran lavoratore, un pioniere, “uno dei personaggi che ha contribuito a far conoscere il nome della città Oltregottardo e al di là dei confini nazionali”.

I funerali si svolgeranno giovedì 16 febbraio alle 14 nel tempio crematorio.

 

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