Con Giorgio Fonio parliamo anche del no della Cina al Bürgenstock e del via libera di Biden alle armi americane a Kiev per colpire la Russia
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Apriamo Liscio e Macchiato con l’entrata trionfale della Rete per la difesa delle pensioni nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto cantonale di previdenza, con tre seggi su cinque conquistati, a scapito dei candidati dei sindacati storici. Commentiamo la notizia con il consigliere nazionale del Centro, e sindacalista dell’OCST Giorgio Fonio partendo dall’editoriale della Regione firmato da Giacomo Agosta.
Sempre la Regione ospita in prima pagina l’opinione del giornalista Aldo Sofia sul “telescazzo” tra il senatore Fabio Regazzi e il conduttore di Democrazia Diretta Paolo Ascierto durante il dibattito della RSI sulla riforma fiscale.
Con Fonio parliamo anche del no della Cina all’invito di Berna a partecipare alla conferenza di pace in programma al Bürgenstock e del via libera del presidente Biden a Kiev all’uso di armi americane per colpire la Russia.
E, sempre in tema di conflitto in Ucraina, parliamo del durissimo attacco sferrato alla presidente della Confederazione Viola Amherd, definitita brutta e corrotta in un programma della televisione russa.
Viola Amherd che firma oggi sul Corriere del Ticino un’opinione sulla politica di sicurezza nazionale: “Il Consiglio federale intende intensificare la cooperazione internazionale con la NATO, l’UE e sul piano bilaterale rispettando gli obblighi di diritto in materia di neutralità. Attuiamo in modo coerente questo intento. Tuttavia dobbiamo anche investire di più. La Svizzera non può diventare un anello debole nell’Europa che approfitta dei contributi di altri o di cui ci si serve per attaccare infrastrutture critiche”.