Secondo la nota di via Monte Boglia, “il Consigliere federale sull’accordo quadro istituzionale avrebbe raccontato falsità all’Esecutivo”
LUGANO – La Lega dei ticinesi attacca il ministro degli esteri Ignazio Cassis e gli dà del “Pinocchio”. Secondo la nota di via Monte Boglia, che fa riferimento alle dichiarazioni del commissario UE Johannes Hahn, “il Consigliere federale PLR sull’accordo quadro istituzionale avrebbe raccontato falsità all’Esecutivo svizzero. E quindi a tutti gli attori coinvolti nella consultazione sul tema; oltre che ovviamente al parlamento ed ai cittadini svizzeri tutti”.
Cassis, prosegue la nota, “avrebbe infatti dichiarato che ci sarebbe una differenza tra la posizione del Consiglio federale e quella degli eurobalivi, in particolare sulle misure accompagnatorie alla libera circolazione delle persone e sulla direttiva sulla cittadinanza UE. L’eurocommissario Hahn ha invece sostenuto pubblicamente l’esatto contrario. Ossia che la versione di accordo quadro uscita dalle trattative fosse condivisa in ogni suo punto.
Se così fosse, vorrebbe dire che Cassis non solo ha mentito al Consiglio federale e a tutti i cittadini svizzeri sull’esito delle trattative, ma anche sulle sue intenzioni. Aveva infatti promesso alla Svizzera linee rosse invalicabili; invece le ha valicate senza remore”.
Secondo la Lega, “questa nuova dimostrazione di inaffidabilità da parte del Consigliere federale PLR è sconcertante. La gestione di un dossier gravido di conseguenze (nefaste) per la Svizzera come quello dell’accordo quadro istituzionale con l’UE non può essere lasciata a chi, come Pinocchio, immagina di trarsi d’impaccio mentendo a tutti.
Vista la cattiva gestione del dossier accordo quadro, la Lega dei Ticinesi chiede che ne venga tolta la responsabilità a Cassis, il quale ha dato prova di totale inaffidabilità. La consultazione sull’accordo, effettuata sulla scorta di informazioni fasulle, è evidentemente priva di valore. Se questi sono “i successi” che il PLR, in evidente stato confusionale, è corso a declamare, auguri!
La Lega dei Ticinesi ribadisce infine, ancora una volta, il proprio categorico NO all’accordo quadro istituzionale, che segnerebbe la fine della nostra sovranità imponendoci, tra l’altro, la ripresa dinamica, cioè automatica, del diritto UE, i giudici stranieri, la direttiva UE sulla cittadinanza, la fine delle misure accompagnatorie alla libera circolazione, eccetera”.