Durissima presa di posizione della capogruppo PLR in Consiglio Comunale, sulla polemica legata alla mostra all'aperto “Riflessi di Luce”. E Boris Bignasca rincara la dose....
LUGANO - “Una polemichetta di provincia strabordante di personalismi e di invidia gratuita”. È durissima Karin Valenzano Rossi nel commentare sul Corriere del Ticino la polemica scoppiata a Lugano sulla mostra all'aperto “Riflessi di Luce” dell’artista Helidon Xhixha.
“Il pretesto - scrive la capogruppo PLR in Consiglio Comunale - sembra essere la scultura raffigurante una croce, attualmente esposta in Piazza Luini, di fronte alla celebre Chiesa degli Angioli, apparentemente non in linea con l’impostazione culturale del MASI a rischio contaminazione da tale vicinanza. La verità? Una vera e propria strategia di sabotaggio, innata negli abitanti di questo Cantone e di questa Città, volta a denigrare e stroncare (possibilmente sul nascere) ogni iniziativa di terzi, che possa in qualche modo uscire dal solco di chi pretende di avere l’esclusiva per le decisioni di ciò che è meritevole e di ciò che invece non lo è”.
“È inquietante - scrive ancora Valenzano Rossi sul CdT - constatare l’ostracismo incalzante contro simili iniziative, che invero abbelliscono la Città, rendendola viva e distribuendo sul territorio opere fruibili a cittadini e turisti, grazie all’interesse e alla generosità di chi apprezza l’artista e vuole bene a Lugano (la Fondazione Riccardo Braglia, ndr.). Questa si che è una forma di “ridistribuzione” in favore dei cittadini e di fruizione su larga scala di cultura, in qualsivoglia maniera la si intenda definire. E cosa facciamo? Al posto di apprezzare l’iniziativa, magari persino ringraziando (non fosse che per educazione e rispetto, se non già per genuina gratitudine) chi ha messo mano al portafogli per finanziare il tutto, lanciamo anatemi ergendoci a censori e - mi si passi il termine un po’ triviale - a “castratori” di qualsivoglia stimolo a progredire”.
E sulla polemica, con un post lapidario su Facebook, si è espresso anche Boris Bignasca: “La croce davanti alla chiesa degli Angioli sta bene dove sta adesso! - ha scritto il capogruppo della Lega - Se disturba qualche superfunzionario del LAC/Masi, ce ne faremo certamente una ragione…"