La candidatura di Schellmann era data quasi per certa già nei giorni scorsi, ma poi, dalla direttiva del PLR luganese che ha preso atto dell’abbandono di Michele Bertini, è uscita una lista a sei nomi su sette, ma senza il suo
LUGANO – Il post che Fabio Schnellmann ha pubblicato oggi sulla sua backeca Facebook sta tutto in una frase. Una frase sibillina: “Dubbio amletico”.
E se il deputato del PLR è roso dal tarlo del dubbio, quel dubbio non può che essere, per dirla ancora con Shakespeare: “Candidarsi o non candidarsi”. Per il Municipio di Lugano, s’intende, per il quale Schellmann corse già quattro anni fa.
Lui non lo dice, ma tutti hanno capito a cosa si riferiva. Tant’è che i commenti non si sono fatti attendere e sono inequivocabili. “Fabione tutti ti vogliono in municipio..! Quindi forza...! I voti sono del popolo e non del partito...!!!”, scrive il leghista Antonio Caggiano. E Schellmann raccoglie perfino la benedizione del presidente dimissionario del PPD di Lugano, Angelo Petralli: “Uno di noi!! Ti vogliamo!!”. Il consenso arriva anche dall’ex presidente del Bellinzona calcio Manuele Morelli: “Da fare assolutamente”. Consensi da destra e da manca, insomma, per un politico che gode da sempre di sostegni trasversali.
La candidatura di Schellmann era data quasi per certa già nei giorni scorsi, ma poi, dalla direttiva del PLR luganese che ha preso atto dell’abbandono di Michele Bertini, è uscita una lista a sei nomi su sette, ma senza il suo. Ora Schnellmann pare ci stia ripensando e forse il post di oggi era una sorta di sondaggio… di ballon d’essai… Vedremo.