POLITICA E POTERE
L'UDC: "Frenare i frontalieri per evitare la catastrofe"
L'UDC Ticino si muove a livello nazionale e cantonale per "mettere un freno all'afflusso incessante di frontalieri per salvare il mercato del lavoro locale"
TIPRESS

BERNA – L’UDC Ticino si muove a livello nazionale e cantonale per finalmente e urgentemente mettere un freno all’afflusso incessante di frontalieri e per salvare il mercato del lavoro locale. A Berna i parlamentari ticinesi Marco Chiesa (Stati) e Piero Marchesi (Nazionale) hanno depositato una mozione denominata “Sospensione provvisoria della libera circolazione nel Canton Ticino e nelle regioni più colpite dalla crisi: si applichi l’art. 14 dell’accordo”, che chiede appunto al Consiglio federale di sfruttare il margine di manovra dell’accordo di libera circolazione per ottenere delle eccezioni per le regioni e i Cantoni più colpiti dalla crisi.

Parallelamente il gruppo UDC in Gran Consiglio chiede con una mozione di applicare finalmente il “Prima i nostri”. In particolare chiede al governo ticinese di:

1. Presentare un rapporto che illustri l’applicazione del testo costituzionale di “Prima i nostri” nel settore pubblico e parapubblico;

2. Elaborare un progetto di legge per l’applicazione del testo costituzionale “Prima i nostri” laddove non è ancora stato applicato, come già richiesto con una mozione di Lara Filippini e cofirmatari nel 2019

3. Inviare una missiva all’indirizzo del Consiglio federale a sostegno della mozione di cui sopra presentata da Piero Marchesi e Marco Chiesa.

4. Mobilitarsi per creare la Conferenza dei Cantoni di frontiera come già richiesto con una mozione del 2018 di Sergio Morisoli e firmata trasversalmente da 32 deputati per far valere meglio le emergenze del nostro Cantone altamente svantaggiato. Il popolo ticinese soffre sempre di più dell’effetto di sostituzione dei lavoratori residenti con dei frontalieri a basso costo. Sono oggi 70'000 posti di lavoro che vanno oltre frontiera. Il popolo ha votato e perciò ha dato il chiaro compito al governo di mettere un freno a questo sviluppo autodistruttivo, ma il nostro Consiglio di Stato è rimasto con le mani in mano. Stiamo (ancora una volta!) chiedendo ai nostri responsabili politici, e addirittura ai due livelli istituzionali, di darsi una mossa e proteggere la popolazione che vive in Ticino e vorrebbe poter lavorare. Bisogna urgentemente ristabilire le giuste proporzioni tra lavoratori/lavoratrici residenti e frontalieri per evitare la catastrofe.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

POLITICA E POTERE

Chiesa chiede una moratoria per la libera circolazione. Keller-Sutter: "Il Ticino vittima del suo successo"

POLITICA E POTERE

Chiesa in pressing sul Consiglio Federale: "Bisogna evitare una catastrofe energetica"

SECONDO ME

Quadri: "Mercato del lavoro ticinese: ma dove vive il Consiglio federale?"

CORONAVIRUS

Questa sera a Matrioska “Pericolo democratico”

POLITICA E POTERE

Aumento dei premi cassa malati, Marchesi: "Ennesima stangata per il Ticino. Come è possibile?"

CRONACA

Il Covid ha portato più difficoltà ai lavoratori stranieri. Nel settore sanitario e nel frontalierato...

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

SSR, Susanne Wille vuol tagliare mille posti. Pedrazzini: "Piano scioccante"

21 NOVEMBRE 2024
ENIGMA

La "democrazia" dei nuovi oligarchi. Dove vogliono portarci Musk e soci?

17 NOVEMBRE 2024