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15.11.2021 - 15:500

Svizzera e UE si parlano di nuovo. Ma da Bruxelles vogliono segnali

Cassis ha incontrato Il vice-presidente della Commissione europea Maros Sefcovic, il quale ha detto: "Dalla Svizzera ci aspettiamo una volontà politica senza ambiguità"

BERNA - Tra la Svizzera e l'UE pare esserci un disgelo. Il vice-presidente della Commissione europea, Maros Sefcovic e relativa delegazione hanno incontrato il consigliere federale e responsabile del DFAE Ignazio Cassis e i suoi uomini, per capire come muoversi dopo lo stop all'accordo fiscale.

L'Unione Europea è pronta a aprire un intenso dialogo con il nostro paese, anche se si aspetta dallo stesso dei segnali.

"Le relazioni fra Svizzera e Unione europea meritano molto di più dell’attuale impasse. Siamo il principale partner commerciale della Svizzera, che per noi è il quarto. Un accordo quadro deve poter regolare la partecipazione della Svizzera al nostro mercato unico. L’UE è aperta e s’impegna per una soluzione duratura”, ha detto Sefcovic. 

Il messaggio è chiaro: "Dalla Svizzera ci aspettiamo una volontà politica senza ambiguità. Bisogna che si rispettino le medesime regole, che ci sia un allineamento al diritto europeo, che la concorrenza fra Svizzera e Unione europea sia leale e che ci sia un meccanismo efficace per regolare le controversie. Non da ultime la Svizzera devo fare finanziariamente la sua parte nelle politiche di coesione dell’Unione”.

Dopo lo stop alle discussioni per l'accordo quadro, si tratta del primo vero incontro. I rapporti si erano un po' gelati. Cassis desiderava capire a che punto sono le relazioni.

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