Dopo il voto il Gran Consiglio ha accettato anche il referendum finanziario obbligatorio sul credito
BELLINZONA – Via libera del Gran Consiglio all’acquisto dello stabile ex Banca del Gottardo progettato da Mario Botta. Il Parlamento ha approvato in serata il credito di 76 milioni per la realizzazione della futura cittadella della giustizia a larga maggioranza. Ma ha anche accettato il referendum finanziario obbligatorio, grazie al sì di 28 deputati, per cui sul credito l’ultima parola spetterà al popolo.
Lo stabile dovrebbe accogliere – e a questo punto il condizionale è d’obbligo - il Tribunale d’appello, il Tribunale penale, la Pretura di Lugano, i giudici dei provvedimenti coercitivi, la Corte di appello e di revisione penale che attualmente si trova a Locarno e altri servizi giudiziari. Nel contempo verrà ristrutturato l’attuale Palazzo di giustizia dove rimarrà il Ministero pubblico unificato con la chiusura della sede di Bellinzona.
Gongola l’UDC, paladina del referendum: “Ora – si legge in una nota del partito – speriamo che il popolo sia più saggio che non il Parlamento cantonale, perché un costo complessivo per l’acquisto e la sistemazione del Palazzo di Gisutizia di 120 milioni in una situazione finanziaria precaria come quella che il Ticino sta vivendo ora, sono troppi. La giustizia merita una situazione logistica migliore di quella che ha vissuto negli ultimi 15 anni di inattività pianificatoria e manutentiva. L’UDC accetta pure che il centro della giustizia rimanga a Lugano, ma 120 milioni sono troppi, soprattutto i 76 milioni (che in realtà sono 80) per l’acquisto di un edificio quasi vuoto, che oggi costa ai proprietari diversi milioni all’anno per la sua gestione. L’UDC aveva proposto degli emendamenti per l’acquisto dell’ex Banca del Gottardo che avrebbero fatto risparmiare ai contribuenti 24 milioni di franchi. Ma i politici preferiscono spendere 120 milioni per un edificio faraonico che ci metterà 12 anni - più del secondo tunnel del Gottardo - ad essere sistemato, e che costerà ai cittadini 14 milioni all’anno di gestione corrente”.