Il sindaco di Como è finito al centro di un duro attacco, dove viene definito "ostile" verso una lunga serie di categorie, dalle mamme e i papà ai turisti, dagli automobilisti ai giostrai. "Non vogliamo una città ostile, a sua immagine e somiglianza"
COMO - In Ticino, Rapinese è ormai noto come il sindaco inflessibile che fa multare chi parcheggia in diritto di sosta e impone di rientrare in Svizzera a prelevare, se non si hanno contanti, per pagare la sanzione. Ma il sindaco di Como è autore di varie proposte e misure discusse, dai controlli fiscali tramite parchimetro (i residenti potranno avere degli sconti sulle tariffe, ma dovranno lasciare il numero di targa, da cui si risalirà al codice fiscale e a eventuali mancati pagamenti: in quel caso, non solo pagheranno prezzo pieno ma nel parcometro uscirà l’avviso “passa dall’ufficio Tributi perché abbiamo qualcosa da dirti”) alla chiusura di alcuni nidi.
Contro di lui si scaglia Fratelli d'Italia, che definisce alcune sue misure orwelliane. A loro dire, la gestione di Rapinese, "ostile nei confronti di diverse categorie di comaschi vitali per il tessuto sociale ed economico della città", rischia di creare una città ostile, quello che proprio non vorrebbero.
In un documento, riassumono i punti che non piacciono della politica del sindaco.
"Ostile con le mamme ed i papà, a cui vengono tagliati servizi essenziali come scuole e asili nido e che, anziché essere ascoltati, vengono quasi sbeffeggiati dal sindaco Rapinese;
Ostile con gli automobilisti, che si vedono costretti a far fronte agli aumenti delle tariffe dei parcheggi e all’annullamento della possibilità di accedere a forme di abbonamento, indispensabili per molti residenti del centro storico che, come se non bastasse, vengono anche minacciati di essere radiografati da una sorta di Grande Fratello Fiscale ogniqualvolta pagheranno il parcheggio;
Ostile con i commercianti, oggettivamente danneggiati dalle scelte che hanno drasticamente ridotto l’incoming turistico nel periodo invernale, ma anche dalla completa assenza di un calendario di eventi adeguato ad una città a vocazione turistica;
Ostile con gli operatori turistici, che vedono minata l’attrattività di Como a causa di decisioni che palesano la precisa volontà di respingere il fenomeno del turismo, quando invece bisognerebbe tentare di valorizzarlo quale principale volano economico del territorio;
Ostile con i giostrai e le famiglie, che dopo decenni sono stati privati del tradizionale appuntamento con il Luna Park, peraltro in assenza di qualsivoglia esigenza in termini di occupazione alternativa di quello spazio;
Ostile con i turisti, a cui non viene offerto alcun evento di intrattenimento sia in estate che nel periodo invernale;
Ostile con il Natale, con la cancellazione della Città dei Balocchi sono stati cancellati 30 anni di investimenti in termini di city branding abolendo, di fatto, la doppia stagionalità turistica;
Ostile con i quartieri, che, anziché essere valorizzati, vengono abbandonati al loro destino attraverso provvedimenti scellerati come la chiusura di scuole e asili;
Ostile con i giovani, a cui non viene offerto nulla a favore dello studio e dello svago, visti e considerati la totale assenza di eventi e il disinteresse nei confronti di progetti finalizzati a riqualificare aree come l’ex San Martino.
I dirigenti, gli amministratori e i militanti di Fratelli d’Italia raccolgono ogni giorno le testimonianze di centinaia di comaschi esasperati dall’ostilità del sindaco Rapinese: faremo sentire la nostra voce per impedire a Rapinese di modellare Como a sua immagine e somiglianza".
Sabato è prevista una conferenza stampa.