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12.06.2024 - 13:500
Aggiornamento: 14:05

"Caso Gobbi", il Consiglio di Stato: "Chiederemo ancora l'accesso agli atti". E sulla guida della Polizia...

Ieri, dopo la comunicazione del Procuratore generale, il legale di Gobbi, Renzo Galfetti, aveva dichiarato che a questo punto non sussiste alcun motivo per mantenere l’autosospensione del ministro

BELLINZONA - “Il Consiglio di Stato ha preso atto del comunicato stampa di ieri del Ministero pubblico e rimane in attesa delle decisioni preannunciate dal procuratore generale Andrea Pagani”. Così, con una stringatissima nota stampa, il Governo commenta le novità emerse ieri a livello giudiziario sul “caso Gobbi”. In particolare la proposta di rinvio a giudizio dei due quadri intermedi della Gendarmeria che hanno gestito l’incidente in cui è rimasto coinvolto il consigliere di Stato lo scorso 14 novembre. “Una volta note tali decisioni – prosegue la nota – verrà nuovamente richiesto l’accesso agli atti, ottenuto il quale sarà possibile per il governo determinarsi in merito”.

Nessuna novità, dunque, per quanto riguarda l’eventuale restituzione a Norman Gobbi della responsabilità politica della Polizia cantonale, che dal 27 marzo è passata al supplente Claudio Zali. Ieri, dopo la comunicazione del Procuratore generale, il legale di Gobbi, Renzo Galfetti, aveva dichiarato che a questo punto non sussiste alcun motivo per mantenere l’autosospensione. Stessa posizione del consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri che su Facebook ha chiesto “l’immediata restituzione della responsabilità politica della Polizia cantonale” a Gobbi.

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