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30.06.2024 - 12:310
Aggiornamento: 02.07.2024 - 08:06

“Meteosvizzera e le allerte farlocche”, è polemica sul post di Quadri

Stefano Dias e Nicola Corti contro il consigliere nazionale: "Speriamo almeno in qualche scusa". “Pur di sparare le proprie fregnacce trite e ritrite..."

LUGANO - È polemica sul post pubblicato su Facebook da Lorenzo Quadri dal titolo “Meteosvizzera e le allerte farlocche”. Scriveva il consigliere nazionale: “Nell’ambito del suo lavaggio del cervello climatista (vedi il continuo mantra del “surriscaldamento climatico provocato dall’uomo”) Meteosvizzera si serve pure di allarmi farlocchi. Per la serata di ieri, ha infatti diramato un’allerta di grado 4 (corbezzoli!) per tutto il Cantone: in pratica, l’equivalente del diluvio universale.

Invece sul Luganese si è visto uno stitico acquazzone, della durata di qualche minuto, attorno alle 17.30. Poi più niente.  Avanti con le allerte dopate per sostenere la narrazione climatista! Col risultato che poi, quando davvero succederà qualcosa di grave, agli allarmi di Meteosvizzera non crederà più nessuno. Mai sentita la fiaba del ragazzo che gridava al lupo?”.

Questa mattina gli replica il presidente dei Verdi liberali Stafano Dias: “Ecco, oltre a fare il Municipale di Lugano, il Consigliere Nazionale a Berna, il direttore di un giornale domenicale, Lorenzo Quadri fa pure il meteorologo alla “Binaghi” senza però saperne molto evidentemente (…). Capisco che Lugano sia importante signor Quadri, ma il Ticino è anche molto altro! Ora oltre a fare una figura di m…, a mancare di rispetto alle persone che lavorano a MeteoSvizzera, manca di rispetto alle persone disperse in Valla Maggia. Speriamo per lo meno in qualche scusa da parte di un parlamentare di Berna o per lo meno una visita alle zone colpite dal disastro, anche se sarà facile prevedere (molto di più che con un temporale) che questo non accadrà”.

Nella polemica interviene anche l’ex deputato socialista Nicola Corti: “Pur di sparare le proprie fregnacce trite e ritrite il consigliere nazionale municipale di Lugano si fa smentire nel giro di poche ore dai gravi eventi che hanno appena colpito le valli del Locarnese, fino a prova contraria parti del nostro territorio, della nostra gente, tanto per restare al pronome caro ai sovranisti nostrani. Posso tollerare i limiti delle capacità di ciascuno, intellettive, cognitive, emotive, ma non riesco a tollerare l’incapacità di chi non ha la decenza, nel dubbio, di tacere, di metter giù la penna, di fare un passo indietro”.

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