Marchesi: "La Deputata de I Verdi, Claudia Crivelli Barella, ha definito il conduttore "Viscido e leccaculo", in piena coerenza con la tolleranza predicata dalla sinistra"
LUGANO - “No alle tutine ma sì alla propaganda di sinistra?”. Dopo tante critiche, arrivano due voci di segno opposto sul caso legato alla trasmissione RSI ‘Politicamente scorretto’. Il caso-Casolini, insomma.
Il titolo “No alle tutine…” è del consigliere nazionale Lorenzo leghista Quadri, che su Facebook scrive: “Certo che questa sinistra con la morale a senso unico è meravigliosa! Come se il problema della RSI fosse uno show stupidello (che non ho visto), mentre invece la propaganda politica di parte spacciata per "informazione" va bene.
Ah già, ma trattandosi di propaganda di sinistra, pro-UE, pro-immigrazione e pro-populismo climatico, ovvio che i compagni non abbiano nulla da obiettare, anzi... Che poi a lamentarsi per il sessismo della trasmissione siano proprio quelli e quelle che stendono il tappeto rosso agli islamisti (perché "devono entrare tutti", perché "non bisogna discriminare", ed avanti con le amenità...) e quindi al diffondersi di un'incultura sessista e misogina - oltre che antisemita, cristianofoba, omofoba, ecc - è davvero il massimo.
I benpensanti signori e le benpensanti signore s'indignano per le ragazze in tutina e le bacchette per indicare le parti anatomiche; grazie alla loro politica spalancatrice di frontiere e multikulti, tra un po' le donne non potranno più indossare né tutine né minigonne, ma solo palandrane. A Parigi un autista di bus islamista ha impedito a due ragazze in minigonna di salire. Ma naturalmente al proposito i sedicenti paladini dei diritti e delle libertà delle donne non hanno nulla da dire.
PS: Come se non bastasse, una deputata verde ha pure gratificato il conduttore Casolini della qualifica di “viscido leccaculo”. Fosse stato un politico leghista a definire in modo analogo uno dei vari giornalai rossi che hanno colonizzato la TV di Stato, e che rispondono assai meglio a tale descrizione rispetto al povero Casolini, non osiamo immaginare la cagnara che i sinistrati della “correttezza nel confronto” avrebbero scatenato…”.
A Quadri fa eco, sempre su Facebook, il presidente dell’UDC e deputato Piero Marchesi.
“Socialisti e Verdi – scrive - si sono indignati dopo aver visto la trasmissione della RSI "Politicamente scorretto" perché il conduttore, Nicolò Casolini, ha posto delle domande sull'anatomia al Direttore del DSS Raffaele De Rosa. Per rispondere alle domande poste con leggerezza, l'ospite e il conduttore indicavano sul corpo delle due ragazze la risposta.
In modo del tutto strumentale socialisti e Verdi hanno divulgato un comunicato stampa che cita “Cara RSI noi donne siamo indignate verso questo servizio pubblico. L'unica cosa che è veramente politicamente scorretta è il trattamento riservato alle due giovani ragazze. Vederle ridotte a due oggetti muti, a cui vengono indicate le parti del loro corpo ci disgusta e domani (oggi, ndr) parte il reclamo al mediatore RSI”.
Sabato sera ho seguito la trasmissione e l'ho trovata simpatica, frizzante ben condotta dal bravo Nicolò Casolini, che ha permesso di conoscere sotto un'altra luce i due Consiglieri di Stato sinora ospitati.
L'incoerenza dei Verdi e dei socialisti é però palese. Da una parte si indignano per una trasmissione che di sessista non ha proprio nulla, dall'altra sono i primi difensori dell'Islam, una religione che non riconosce pari diritti alle donne, che le costringe a vestirsi con il burka e che in molti Paesi arabi, oltre a non avere il diritto di parola non possono neppure guidare l'automobile.
Oltretutto la Deputata de I Verdi, Claudia Crivelli Barella, ha definito il conduttore "Viscido e leccaculo", in piena coerenza con la tolleranza predicata dalla sinistra.
Cari Verdi e Cari socialisti, se volete davvero difendere le donne, iniziate a non tollerare le religioni che le riducono in schiavitù. Il resto sono palle!”.