La vicepresidente PLR e capogruppo in Consiglio comunale a Lugano: "Tutti annaffiano bene il proprio orticello, senza però la messa in opera di una vera e propria strategia condivisa"
* di Karin Valenzano Rossi (da Opinione Liberale)
L’abbuffata elettorale cantonale è appena finita; alle porte quella per le Federali; le forze politiche stanno definendo le rispettive liste e cominciano già a stagliarsi all’orizzonte i primi segnali dei preparativi per le successive Comunali. L’esecutivo cantonale presenta un’unica novità, chissà se basterà per cambiare gli equilibri e rendere più incisivo il governo, che abbiamo visto imbrigliato nel suo complesso e tenuto in scacco da temi come permessopoli, Argo 1, i rimborsi e le pensioni dei consiglieri di Stato, e altre amenità non utili per una strategia di visioni per il bene e lo sviluppo del Paese ma efficaci in termini di campagna elettorale per taluni.
Lo stesso immobilismo dell’esecutivo nel suo complesso lo vive il Municipio della Città di Lugano, anche se per altre logiche, dove ognuno lavora bene all’interno del proprio dicastero, occupandosi e annaffiando il singolo orticello, senza però la messa in opera di una vera e propria strategia condivisa. Solo un impegno collegiale globale permetterebbe la realizzazione dei progetti importanti per la Città, che gioco forza impongono decisioni impopolari, che comportano l’indesiderata conseguenza di far perdere preziosi consensi.
Tra gli importanti progetti non ci sono solo i decantati poli, attualmente al palo malgrado i proclami e i comunicati stampa enfatici, ma anche uno sviluppo urbanistico sostenibile, la viabilità al collasso e soprattutto il recupero dell’anima del Centro, indispensabile per l’agognato rilancio. Perché non cambiare metodo e fare squadra?
* vicepresidente PLR e capogruppo in Consiglio comunale a Lugano.