SECONDO ME
Sentenza Cedu, le bordate di Speziali
"Gli svizzeri non apprezzano i tentativi di imporre loro un’ideologia con la forza, per di più da parte di giudici internazionali, che nessuno ha eletto"

di Alessandro Speziali*

Una volta ancora, la CEDU ha applicato in modo troppo ampio il concetto di «diritti umani», inventando nuovi principi che non sono previsti dalla Convenzione. La Corte non fa che minare ulteriormente la propria credibilità con sentenze di questo tipo, che puntano chiaramente a suscitare una vasta eco mediatica, attaccando un Paese piccolo come la Svizzera.

Decisioni come questa sono uno dei motivi per i quali il nostro Paese, libero e democratico, guarda da sempre con scetticismo alle istituzioni internazionali – in cui burocrati e giudici, venendo meno al principio della separazione dei poteri, amano scendere nell’arena politica per sostituirsi alle autorità democraticamente elette.

Da una prospettiva svizzera, è particolarmente deplorevole che i ricorrenti non si siano avvalsi dei diritti democratici previsti dalla nostra Costituzione – evidentemente, però, il ricorso a un potere straniero ideologicamente affine è una via più seducente, rispetto alla fatica di raccogliere firme e assoggettarsi alla volontà del popolo svizzero. Questa decisione rischia, per di più, di avere un effetto controproducente sulla politica climatica. Gli svizzeri non apprezzano mai i tentativi di imporre loro un’ideologia con la forza – per di più da parte dei giudici di un tribunale internazionale, che nessun popolo ha eletto.

La politica interna svizzera, d’altra parte, mostra bene la malafede con la quale operano partiti e associazioni ambientaliste come Greenpeace: mentre declamano la volontà di «salvare il Pianeta», continuano a opporsi a troppi progetti che permetterebbero alla Svizzera di ottenere l’energia di cui ha bisogno da fonti indigene e a basse emissioni di CO2 (parchi eolici e fotovoltaici, dighe, eccetera). Questo, perché in realtà il fronte progressista non vuole contribuire alla svolta energetica, ma obbligare la Svizzera – con mezzi non democratici – a accettare il progetto ideologico della «decrescita».

*presidente PLR

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

IL FEDERALISTA

Clima: Svizzera condannata. La sentenza della CEDU secondo Gysin, Regazzi e Rossi

POLITICA E POTERE

Tito Tettamanti sulla CEDU: “La mania di voler essere sempre presenti in gremi internazionali ha un prezzo. Lo paga la nostra democrazia”

POLITICA E POTERE

Sentenza CEDU sul clima, interrogazione bomba di Marchesi: "Alto tradimento!"

POLITICA E POTERE

Troppo caldo in Svizzera, la vittoria delle "Anziane per il clima". La CEDU condanna la Confederazione

SECONDO ME

Bruno Giussani: "La Svizzera, la sentenza della Cedu e i nubifragi che hanno devastato le valli"

POLITICA E POTERE

Norman Gobbi spara a zero sulla sentenza della CEDU

In Vetrina

LETTURE

Francesco Lepori: “Mafiadigitale.ch”

18 FEBBRAIO 2025
LETTURE

Martistella Polli: “Destinazione Amore”

11 FEBBRAIO 2025
ENERGIA

AIL, Tijana Catenazzi direttrice dell’area Persone e Futuro

07 FEBBRAIO 2025
LETTURE

François Hainard: “Il vento e il silenzio”. Romeo e Giulietta nella Brévine

04 FEBBRAIO 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"L'impegno dell'economia per la società"

31 GENNAIO 2025
BANCASTATO

BancaStato, Michela Ferrari-Testa è il nuovo Presidente del CdA

30 GENNAIO 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

La lettera di Quadri e Verda Chiocchetti: "Colpevoli di femminilità"

19 FEBBRAIO 2025
POLITICA E POTERE

I "no" di Zali, i radar di Gobbi e l'UDC. Tre domande a Daniele Piccaluga

15 FEBBRAIO 2025
SECONDO ME

Marchesi: "Trump smaschera l'illusione occidentale: la Svizzera paga il prezzo di scelte miopi"

17 FEBBRAIO 2025