TELERADIO
Amalia Mirante: "Stupita e amareggiata dalla CORSI: quel documento un'ingerenza politica verso la RSI"
La vice presidente degli Amici della RSI: "Chi come me crede nell’autonomia e nell’indipendenza del servizio pubblico, probabilmente non resterà con le mani in mano..."
Correlati

TELERADIO

Più potere su nomine e programmi: le mosse della CORSI sul futuro della RSI. Ecco cosa potrebbe cambiare

23 MAGGIO 2019
TELERADIO

Più potere su nomine e programmi: le mosse della CORSI sul futuro della RSI. Ecco cosa potrebbe cambiare

23 MAGGIO 2019

Amalia Mirante, cosa ha provato leggendo il documento della CORSI (guarda articolo correlato, ndr.) con il quale la cooperativa intende aumentare la propria influenza sia nelle nomine che nei programmi?
“Sono rimasta stupita e amareggiata anche perché, insieme a tantissimi cittadini, sono reduce dalla campagna contro l’iniziativa No Billag. La nostra associazione, gli Amici della RSI, ha come obbiettivo principale la difesa dell’indipendenza e dell’autonomia del servizio pubblico. Una difesa da intendersi a 360 gradi. Il nostro appello, sottoscritto allora da 8’000 persone, parlava infatti di una tutela da pressioni politiche ed economiche, senza se e senza ma”. 

Quindi, a suo avviso, quanto proposto dai vertici della CORSI rappresenta un’ingerenza politica verso la RSI?
“Dal mio punto di vista assolutamente sì. Il documento è chiaro e le proposte avanzate mirano ad interferire nelle scelte operative della RSI, influenzando le assunzioni e addirittura condizionando i programmi. Queste scelte, in qualunque azienda, sono a carico di professionisti, che se ne assumono la responsabilità. E se sbagliano, pagano. La CORSI, invece, senza alcuna legittimazione di tipo professionale, pretende di assumersi analoghi compiti, senza per di più risponderne a nessuno, se non ai soci. E a questo proposito vorrei aggiungere una cosa”.

 Prego...
“Dopo il voto sulla No Billag e la riforma del sistema radiotelevisivo che ha reso obbligatorio per tutti il pagamento del canone, mi aspettavo una riflessione proprio sulla natura stessa della CORSI. Nel nuovo quadro normativo, infatti, non si capisce il motivo per il quale debbano essere i soci di una cooperativa ad eleggere, unicamente tra i suoi membri, le persone chiamate a vigilare sul servizio pubblico. Un servizio pubblico che oggi, lo ribadisco, è pagato da tutti i cittadini e da tutte le aziende. In passato, con la possibilità di non pagare il canone, la CORSI e i suoi organi potevano anche avere un senso. Ma oggi la riflessione deve essere fatta e non deve andare certo nella direzione del controllo politico del servizio pubblico. Anche perché la verifica dell’operato della RSI, e quindi del rispetto delle regole per l’ottenimento della concessione, è già oggetto dell’analisi interna della SRG SSR e di una serie di verifiche esterne che vanno dal DATEC, all’UFCOM, passando per il Consiglio Svizzero della Stampa, oltre che dagli organi di mediazione e dalle Autorità indipendenti di ricorso in materia radiotelevisiva (fino al Tribunale Federale)".  

Ma il presidente della CORSI Luigi Pedrazzini afferma, invece, che la cooperativa gioca un ruolo necessario di collegamento tra la RSI e la società civile. Oltre a difendere l’azienda da condizionamenti esterni, politici ed economici. Cosa risponde?
“In realtà a me pare che il documento chieda semplicemente di aumentare i poteri della CORSI, sia del Comitato regionale che del Consiglio del pubblico. Organi, lo ricordo, che si eleggono principalmente su base partitica. 
Spero di sbagliarmi, ma sabato all’assemblea della CORSI vedremo eletti principalmente politici o ex politici, non specialisti di radiotelevisione, che al contrario potrebbero collaborare per migliorare la RSI. Solo questo fatto smentisce l’ipotesi che la CORSI possa svolgere un ruolo di difesa dell'azienda dall’ingerenza politica. Aggiungo, infine, che da semplice utente della RSI, non sento alcun bisogno di un corpo intermedio tra me e l’azienda. Oggigiorno sono infatti decine gli strumenti che abbiamo a disposizione per manifestare assenso o dissenso rispetto a ciò che va in onda”

A lei è stato chiesto di candidarsi per un ruolo in CORSI?
“Sì, mi è stato chiesto ma non mi candiderò. La mia difesa dell’indipendenza e dell’autonomia del servizio pubblico, va avanti attraverso la società civile e non con un posto nelle sovrastrutture che al contrario si battono per aumentare il loro potere e controllo”.

Salvo cambiamenti di rotta dell’ultimo minuto, il documento CORSI verrà approvate dall’assemblea di sabato. È possibile che venga fatta qualche azione di protesta nei giorni successivi?
“Chi come me crede nell’autonomia e nell’indipendenza del servizio pubblico, probabilmente non resterà con le mani in mano di fronte a questo tentativo di controllo della RSI da parte della politica. E penso che siano molti i cittadini e le cittadine stanchi e stufi di questo modo di agire”. 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Correlati

TELERADIO

Più potere su nomine e programmi: le mosse della CORSI sul futuro della RSI. Ecco cosa potrebbe cambiare

23 MAGGIO 2019
TELERADIO

Più potere su nomine e programmi: le mosse della CORSI sul futuro della RSI. Ecco cosa potrebbe cambiare

23 MAGGIO 2019
Potrebbe interessarti anche

TELERADIO

"Non vogliamo consegnare la RSI ai Partiti". Gigio Pedrazzini a tutto campo sulle 'manovre in Corsi'. "Qualcuno vuol farmi le scarpe? Mi rimetto al giudizio dell'assemblea. E sul Consiglio del pubblico dico che..."

ANALISI

Eh no, caro Gigio, non è vero che la CORSI protegge la RSI dalla politica

TELERADIO

Pedrazzini: "La CORSI uno strumento in mano ai partiti? Fake news!"

TELERADIO

Enrico Morresi fa il contropelo alla CORSI: "Serve ancora? Giusto chiederselo"

TELERADIO

Gestione dei generi alla RSI, la CORSI: "C'è ancora da lavorare, gli stereotipi fanno ancora breccia fra le maglie"

ANALISI

Chiudere Politicamente scorretto? Un'istanza fascistoide. E il Consiglio del pubblico della CORSI non capisce nulla di tv

In Vetrina

LETTURE

"Il Sorvegliante dei Colori del Lago", l'ultimo romanzo di Marco Bazzi

14 GENNAIO 2025
BANCASTATO

BancaStato, Fulvio Soldini nuovo responsabile del Private Banking di Chiasso

09 GENNAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Da Zonta Club Locarno oltre 12mila franchi per il Soccorso d’Inverno

18 DICEMBRE 2024
OLTRE L'ECONOMIA

Ecco come sta l'economia ticinese. E cosa pensano le aziende degli accordi con l'UE

18 DICEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

San Bernardino Swiss Alps, da domani apre la ski Arena Pian Cales

13 DICEMBRE 2024
LETTURE

Riccardo Tettamanti alla direzione di Terra Ticinese

12 DICEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il futuro della Lega

13 GENNAIO 2025
ANALISI

Un fantasma chiamato centrosinistra

13 GENNAIO 2025
ENIGMA

L'estrema destra avanza. Dobbiamo averne paura?

12 GENNAIO 2025